“Eravamo usciti da palazzo Chigi pienamente soddisfatti, dopo giorni di tensioni, con un accordo utile per Genova, per il suo porto e per l’intero Paese: non vorrei che per veti reciproci e necessità di cassa ciò che abbiamo concordato venga disatteso”: lo ha dichiarato questa mattina Giovanni Toti che ha convocato la stampa per parlare del Decreto Genova.
Il documento, diversamente da quanto promesso dal Governo, non è ancora arrivato alla firma del presidente della Repubblica, un ritardo che mette apprensione al tessuto economico e sociale genovese: “Non vogliamo che al Quirinale arrivi un decretino – ha continuato Toti – non potremmo spiegarlo agli imprenditori e alle famiglie che stanno sopportando tutto il peso di questa tragedia”.
Sul nuovo commissario: "Avrà poteri biblici, non solo in materia giuridica ma anche politica. Gli enti locali, però, essendo espressione diretta degli elettori, non rinunceranno al loro ruolo".
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Toti ammonisce il Governo: "Non vogliamo un decretino"
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