
In base allo studio, l'uomo sarà sempre in grado di vincere sul robot in quelle attività caratterizzate da relazioni interpersonali e da elevata diffusione, qualità e efficacia del sistema formativo e orientamento all'innovazione. È proprio a questo proposito che viene presa in considerazione a livello regionale la presenza di 'anticorpi', variabili legate a aspetti di innovazione, formazione, creatività e relazione dalle quali dipende il grado di immunità al rischio automazione. Mettendo in relazione il livello del rischio automazione con la forza del sistema immunitario, la Liguria risulta a basso livello di rischio (intorno al 21%) e da un livello medio di anticorpi. In Liguria quelle 12 variabili legate a innovazione, formazione, creatività e relazione hanno raggiunto un livello tale da 'salvaguardare' il territorio dal rischio che la macchina possa sostituire l'uomo. "La rapidità degli sviluppi scientifici e informatici sta portando a una trasformazione digitale dei sistemi produttivi, con risvolti positivi in termini di innovazione, ma anche negativi come la sostituzione dei lavoratori con macchine e tecnologie in numerose imprese - commenta Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria - Un cambiamento dal quale la nostra regione non è esclusa. Ma è anche vero, come dimostra lo studio, che il lavoro dell'uomo, la sua esperienza e le sue capacità anche manuali si rendono indispensabili in molti ambiti e filiere produttive, di cui la nostra regione è ricca e rappresenta un'eccellenza".
IL COMMENTO
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