cronaca

In primo grado era stato condannato a un anno e due mesi
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Sentenza ribaltata in secondo grado per Carlo Francesco Di Marco, l'antagonista accusato di apologia di terrorismo. L'uomo, difeso dall'avvocato Fabio Sommovigo, è stato assolto dai giudici della corte d'appello mentre in primo grado era stato condannato a un anno e due mesi.


Il procuratore generale aveva chiesto la condanna a tre anni e due mesi. La vicenda si riferisce all'attentato a Roberto Adinolfi avvenuto il 7 maggio 2012. Secondo l'accusa Di Marco avrebbe pubblicato sul sito Informa-zione un documento contro alcuni anarchici genovesi che avevano preso le distanze dal compimento di azioni violente e, in particolare, dall'attentato all'ingegnere Adinolfi poi rivendicato dagli anarchici informali del nucleo Olga/Fai-Fri.

Nel documento, pubblicato il 15 maggio 2012, Di Marco aveva scritto, tra l'altro: "Per voi le armi sono un tabù. Ma come pensate di poter reagire a tutti i soprusi che quotidianamente vengono perpetrati da chi le armi le usa veramente e continuamente? Io non mi dissocio".


Di Marco era stato anche accusato di avere redatto e diffuso, nell'ottobre 2013, un volantino in occasione della manifestazione pubblica che si era svolta in concomitanza con l'udienza di primo grado a carico di Alfredo Cospito e Nicola Gai accusati dell'attentato a Adinolfi facendo pubblicare sul sito Informa-zione il documento intitolato 'La solidarietà è un'arma usiamola!' dove, tra l'altro, era scritto: "abbattere il potere e non modificarlo è la soluzione più ovvia. Rispondiamo colpo su colpo".