
I fatti risalgono al 2 novembre scorso e in questi giorni gli agenti della Digos della Questura di Imperia hanno effettuato una perquisizione in casa dell'uomo, sequestrandogli diversi supporti informatici, anche per capire se possa trattarsi della stessa mano, che si nasconde dietro altre minacce recapitate nei mesi scorsi al sindaco Ioculano, ma anche alla Caritas Intemelia, al Prefetto di Imperia e a don Rito, parroco della chiesa delle Gianchette, che per mesi ha ospitato i migranti.
IL COMMENTO
Che l'inse, perché la ribellione parte sempre da Genova?
Tunnel e sopraelevata: errori di gestione e visioni superate