"Le sconfitte, soprattutto quelle più dolorose, non si possono spiegare con una sola verità. Sarò il primo tifoso del mio successore al quale auguro di portare l'Italia dove merita. Sono stati, e sono, giorni difficili e di profondo dispiacere: provo una sensazione di incompiutezza dal momento in cui non ho raggiunto il traguardo dei Mondiali. Guidare la Nazionale – ha detto Ventura - mi ha trasmesso senso di appartenenza ed orgoglio mai provati prima perché non ci può essere niente di più grande. Ho lavorato con tutto me stesso, con serietà e professionalità: non sono riuscito là dove ero convinto di farcela alla guida di un gruppo di ragazzi che non smetterò mai di ringraziare".
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L’ex commissario tecnico della Nazionale azzurra Giampiero Ventura parla per la prima volta dopo la mancata qualificazione ai mondiali di Russia 2018 a cui sono seguiti pesanti attacchi su di lui e l’esonero dall’incarico da parte della federazione.
"Le sconfitte, soprattutto quelle più dolorose, non si possono spiegare con una sola verità. Sarò il primo tifoso del mio successore al quale auguro di portare l'Italia dove merita. Sono stati, e sono, giorni difficili e di profondo dispiacere: provo una sensazione di incompiutezza dal momento in cui non ho raggiunto il traguardo dei Mondiali. Guidare la Nazionale – ha detto Ventura - mi ha trasmesso senso di appartenenza ed orgoglio mai provati prima perché non ci può essere niente di più grande. Ho lavorato con tutto me stesso, con serietà e professionalità: non sono riuscito là dove ero convinto di farcela alla guida di un gruppo di ragazzi che non smetterò mai di ringraziare".
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Italia, Ventura dopo il disastro azzurro: “Giorni difficili e dolorosi, provo un senso di incompiutezza”
L’ex ct ha rilasciato qualche dichiarazione dopo l’eliminazione dai mondiali
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"Le sconfitte, soprattutto quelle più dolorose, non si possono spiegare con una sola verità. Sarò il primo tifoso del mio successore al quale auguro di portare l'Italia dove merita. Sono stati, e sono, giorni difficili e di profondo dispiacere: provo una sensazione di incompiutezza dal momento in cui non ho raggiunto il traguardo dei Mondiali. Guidare la Nazionale – ha detto Ventura - mi ha trasmesso senso di appartenenza ed orgoglio mai provati prima perché non ci può essere niente di più grande. Ho lavorato con tutto me stesso, con serietà e professionalità: non sono riuscito là dove ero convinto di farcela alla guida di un gruppo di ragazzi che non smetterò mai di ringraziare".