I nostri massimi nuovi vertici istituzionali sono andati in pellegrinaggio a Ginevra dal "principe" Gianluigi Aponte. Per Genova, diciamolo con chiarezza e fermezza, è un fatto anomalo. La buona volontà dei nostri nuovi governanti è assolutamente apprezzabile e anche la disponibilità a recarsi in gruppo da uno dei principali armatori mondiali per convincerlo a portarci traffici, a investire nei nostri moli e magari a intercedere con il Governo italiano, con cui ha ottimi rapporti, affinché non ostacoli la Regione vincente del centrodestra di Toti e finanzi diga e infrastrutture. Poiché siamo alle porte delle elezioni politiche, da ora in poi il Governo di sinistra non regalerà nulla alla Liguria, quindi una "raccomandazione" può essere utile.
Forse è giusto così, però mi dà davvero fastidio pensare che i nostri rappresentanti istituzionali, dal Presidente Giovanni Toti, all'assessore ai porti Edoardo Rixi, al presidente del Porto Paolo Signorini al neosindaco Marco Bucci siano partiti Ginevra anziché invitare Aponte a Genova. Va bene che il big dell'armamento mondiale condiziona i governi francese e italiano, vedi il caso Stx-Fincantieri, perché decide come spostare i suoi traffici e le sue navi da crociera, ma a tutto c'è un limite.
Ad esempio, spero che non corrisponda al vero che proprio Msc, l'azienda di Aponte, avrebbe messo il veto sul ritorno di Costa Crociere a Genova e che tenti di arrivare ad accaparrarsi anche il Sech, per trasformarlo in una banchina per grandi navi da crociera, ma a condizione che siano solo le sue ad attraccare e giammai quelle del rivale Miky Arison, armatore di Costa, che è primario cliente di Fincantieri.
Dobbiamo assolutamente credere nella necessità che oltre al porto di Voltri, e al costruendo porto di Vado, ci sia la possibilità di avere un terzo terminal contenitori a Sampierdarena, dove Aponte vedrebbe con interesse un accorpamento di tutti i piccoli terminal che oggettivamente andrebbero riuniti. Da qui anche le ostilità verso altri progetti, soprattutto se dovessero dividere un'area che Aponte vuole tutta insieme per decidere di spostarvi due milioni e più di teu.
Ma alla città di Genova davvero interessano i teu? E le nuove banchine iper-tecnologiche senza personale, quale occupazione garantiscono? E quale traffico di camion Genova dovrà sopportare, ricordando che non è Gioia Tauro, bensì una città storica dove tutti vogliamo sviluppare un turismo a tutto tondo come giustamente dice anche Bucci?
Non sono affatto certo, insomma, che possiamo permetterci di avere un aumento incondizionato di contenitori e che questo sia compatibile con lo sviluppo di altri settori che possono dare molta più occupazione e crescita economica, oltre che sociale e culturale. A maggior ragione, non mi piace pensare che diventeremo dei sudditi di Aponte e che magari per chiedere la carta di identità dovrò andare a... Ginevra.
Lo ribadisco chiaramente: per molti aspetti, comprese alcune scelte già fatte, i nuovi amministratori genovesi mi piacciono, ma questo viaggio di gruppo a Ginevra proprio non dovevano farlo. E mi aspetto che le strategie riguardanti il porto e la città tutta siano elaborate e decise in modo indipendente da qualsiasi soggetto. Lo stesso Aponte ha avuto modo di dirlo!
Quindi, non si sposta la diga per lui, si sposta se c'è una strategia a lungo termine. Altrimenti come grandi terminal contenitori ci teniamo Vte e Vado, che peraltro intasano il traffico in modo minore di quanto potrebbe fare il nuovo mega terminal di Sampierdarena.
Il futuro della città e del suo porto vanno scelti facendo considerazioni molto delicate, che devono essere comunicate e dibattute con i cittadini. Ne va della vita di tutti noi e di tutte le categorie economiche che hanno il diritto di avere un piano molto preciso su quello che può comportare, ad esempio, un enorme aumento dei traffici contenitori.
Oggi sull'incontro è calato un grande silenzio. Domani, invece, magari ci verranno raccontati molti dettagli sul motivo della visita istituzionale-collegiale in Svizzera. Spero che le spiegazioni siano approfondite. Se dobbiamo diventare sudditi di Aponte vorremmo almeno capire i pro e i contro. Ma se potessimo decidere il nostro destino con indipendenza da tutti gli Aponte del mondo, sarebbe molto meglio.
porti e logistica
La super spedizione ligure: tutti da Aponte a Ginevra
Spedizione ligure a Ginevra con Toti, Bucci, Rixi e Signorini
3 minuti e 32 secondi di lettura
TAGS
TOP VIDEO
Mercoledì 01 Maggio 2024
Primogiornale - l'edizione on demand del primo maggio
Mercoledì 01 Maggio 2024
Genova, tre auto e un motorino a fuoco nella notte: incendio doloso
Mercoledì 01 Maggio 2024
Meteo in Liguria, maggio inizia sotto la pioggia
Martedì 30 Aprile 2024
Genova, ecco il nuovo progetto della funivia del Lagaccio
Martedì 30 Aprile 2024
Morgan assente all'udienza contro Bugo a Imperia
Mercoledì 01 Maggio 2024
Libri e idee - I tesori di Laigueglia
Martedì 30 Aprile 2024
Archivio storico - Primo maggio, Festa dei lavoratori (2019)
Ultime notizie
- 'Il destino di un pettirosso', a teatro la vita e l'arte di Ezio Bosso
- Sampdoria-Reggiana match point per i play off sotto gli occhi di Eriksson
- La ricetta degli gnocchi in "Presa diretta" con lo chef Nicola a Portofino
- Europee, ecco i liguri che provano a farsi largo nel Nord Ovest
- Clima pazzo e primizie, le colture della piana di Lavagna in "Presa diretta"
- Genova, ancora anziana truffata in casa da falso carabiniere
IL COMMENTO
Pirlo, la possibilità di scegliere e l'esempio di Vuja e Sven
Il lavoro per la partecipazione e la democrazia