"Ci sono periodi dell'anno, e l'estate è uno di questi, come le feste natalizie, in cui in porto arrivano centinaia e centinaia di contenitori destinati a controlli sanitari, fitopatologici, Agecontrol (verifiche di qualità del ministero dell'Agricoltura, ndr), veterinari - spiega -. Si tratta di traffici importanti, merce ricca, abituata nel mondo ad essere servita in modo celere. Frutta, verdura, pesce, carne, soggetta a deperimento, ma che qui, invece, attende anche cinque o sei giorni per essere verificata e inviata all'importatore: tempi esagerati" spiega Botta.
"Noi abbiamo segnalato carenze di personale per i controlli, ad esempio all'Usmaf, l'ufficio di sanità marittima, dove sta diventando un problema, e la necessità di garantire un servizio continuativo nell'intera giornata, cosa che ancora non è. Stiamo aspettando che le risposte si traducano in atti concreti con la nomina di funzionari e soprattutto aspettiamo l'emanazione del decreto attuativo dell'articolo 20 del decreto legislativo 169/2016 - continua Botta - che consentirà di coordinare i controlli sulle merci, offrendo un servizio più efficiente e riducendo al minimo code e costi".
Attese che oggi possono arrivare anche ad una settimana, con costi che lievitano velocemente visto che un giorno di sosta di un container refrigerato in porto può costare 150 euro.