
Ad ucciderla, secondo la perizia depositata dal medico legale Francesco Ventura, era stata la klebsiella, il batterio killer che 'vive' negli ospedali che la donna avrebbe contratto durante il ricovero durato quattro mesi, tra complicanze post operatorie e nuovi interventi.
Secondo la perizia non è possibile stabilire in quale momento e in quale reparto sia stato contratto il batterio, escludendo così la responsabilità penale di specifici medici o personale sanitario. La stessa perizia non ha escluso però una responsabilità della struttura ospedaliera che dovrà essere valutata in sede civile, strada che i famigliari della donna, assistiti dall'avvocato Stefano Bigliazzi, intendono percorrere.
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