Niente concerto di Capodanno a Santa Margherita Ligure per il direttore d'orchestra Giacomo Loprieno, al centro delle polemiche per aver svelato a una platea di bambini che Babbo Natale non esiste. Loprieno ha preferito non esibirsi al cinema teatro di Santa Margherita Ligure per il tradizionale concerto di Capodanno a ingresso gratuito per evitare polemiche.
Un cartello all'ingresso ne segnalava una 'indisposizione' e la sua sostituzione con un altro maestro, ma nelle ultime ore era emerso che Loprieno avrebbe deciso di rinunciare all'esibizione per non generare polemiche nella cittadina ligure.
All'ingresso del teatro il vicesindaco di Santa Margherita Ligure Emanuele Cozzio ha scherzato: "Non solo Babbo Natale esiste, ma anche la Befana, e ne abbiamo una sua ambasciatrice" ha detto indicando l'assessore Beatrice Tassara, ex maestra elementare, che si è prestata allo scherzo.
curiositÃ
"Babbo Natale non esiste", Loprieno rinuncia a concerto
Per evitare polemiche dopo frase a bambini
40 secondi di lettura
TAGS
TOP VIDEO
Mercoledì 01 Maggio 2024
Primogiornale - l'edizione on demand del primo maggio
Mercoledì 01 Maggio 2024
Genova, tre auto e un motorino a fuoco nella notte: incendio doloso
Mercoledì 01 Maggio 2024
Meteo in Liguria, maggio inizia sotto la pioggia
Martedì 30 Aprile 2024
Genova, ecco il nuovo progetto della funivia del Lagaccio
Martedì 30 Aprile 2024
Morgan assente all'udienza contro Bugo a Imperia
Mercoledì 01 Maggio 2024
Libri e idee - I tesori di Laigueglia
Martedì 30 Aprile 2024
Archivio storico - Primo maggio, Festa dei lavoratori (2019)
Ultime notizie
- Viticultura in Liguria, arriva la proroga per gli investimenti
- Tragedia a Vado Ligure, donna muore dopo incendio auto
- Denuncia di una ragazza: "Violentata e forse drogata dopo discoteca"
- A10, incidente tra Genova Aeroporto e bivio A7
- Spezia, D'Angelo: "Tifosi arma in più. Non abbiamo mai rischiato"
- Pedrola e De Luca salvano una brutta Samp: 1-0 a Lecco, è ancora zona play off
IL COMMENTO
Il lavoro per la partecipazione e la democrazia
1 maggio e salari, i nuovi poveri siamo noi