cronaca

Dalla Francia: "Partito dall'Italia". Dal Parco Roja: "Non un nostro ospite"
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E' un giovane sudanese che si stava spostando con un gruppo di connazionali verso la Francia, che è stato solo parzialmente identificato, il migrante travolto e ucciso da un furgone la scorsa notte, sull'Autostrada A8 francese a Mentone, poco distante dalla barriera autostradale di Ventimiglia.

Stando a quanto finora ricostruito dalla gendarmeria francese, è certo che l'uomo si trovasse assieme ad un gruppo di connazionali, con ogni probabilità partiti dall'Italia, anche se al centro di accoglienza del Parco Roja dicono di aver saputo della disgrazia dai media e di non aver notizia che possa trattarsi di un proprio ospite.

"Siamo di fronte ad un episodio tragico
. Sono in corso degli accertamenti per capire esattamente la reale dinamica di quanto accaduto stanotte. È chiaro che il nostro compito è quello di proteggere la frontiera e la frontiera interna del nostro Paese". Questo il commento del ministro dell'interno Angelino Alfanosu quanto accaduto. 

La tragedia è avvenuta all'altezza del viadotto Sainte-Agnes, in Francia, vicino a Mentone. Poco prima delle 2 era arrivata alla centrale operativa dell'Autostrada dei fiori la segnalazione di persone che camminavo a piedi, contromano, verso la Francia, all'interno della Galleria Cima Giralda. A quel punto sono stati avvertiti la Polizia stradale e l'Escota, l'azienda che gestisca il tratto di A8. Poco dopo la notizia dell'investimento da parte di un'auto diretta in Italia.

Il 7 ottobre scorso, in una galleria dell'Autofiori, poco dopo la Barriera di Ventimiglia, era stata travolta e uccisa da un tir una migrante eritrea di 17 anni che cercava di raggiungere la Francia assieme ai fratelli e a un amico. E ancora prima un migrante era morto precipitando da un cavalcavia dell'autostrada. Sono sempre più frequenti le segnalazioni di persone che nella notte cercano di raggiungere la Francia camminando in autostrada.