Il racconto del turista è apparso da subito farraginoso e contraddittorio, tuttavia il sovrintendente in servizio ha provveduto alla immediata acquisizione delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza cittadino. Dalle registrazioni è emerso che, nell’intervallo di tempo indicato nella denuncia, nel luogo della consumazione del presunto furto non vi era traccia di alcuna sosta o di alcun transito del motoveicolo denunciato.
Il motoveicolo è stato invece rinvenuto nelle campagne di Andora, opportunamente occultato tra rami e cespugli e privo di targa. L’uomo, deferito all'autorità giudiziaria per aver simulato un reato mai consumato, dovrà ora rispondere anche di tentata truffa ai danni della sua compagnia di assicurazioni.