Il comune di Genova ha sbagliato la data di morte di Monsignor Lorenzo Perosi sulle targhe affisse nella strada a lui dedicata. Perosi nacque a Tortona il 21 dicembre del 1872 e morì a Roma il 12 ottobre del 1956 e non nel 1952 come si legge nelle targhe della strada intitolata al sacerdote musicista nel quartiere di Albaro.
Proprio quest'anno, infatti, la sua città natale ha organizzato le celebrazioni per ricordare i 60 anni della morte con concerti ed eventi. Per celebrare adeguatamente la ricorrenza è stato anche creato un protocollo d'intesa tra Diocesi di Tortona (che appartiene alla Regione Ecclesiastica Ligure), Comune di Tortona, Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, Famiglia orionina, Associazione Pro Iulia Derthona. Nell'ambito delle manifestazioni si terrà un concerto anche a Genova, l'11 ottobre a Palazzo della Meridiana, organizzato dai gruppi Ucid (Unione cristiana imprenditori e dirigenti) di Liguria e Piemonte.
cronaca
Errore sulla targa, il Comune di Genova fa morire don Perosi quattro anni prima
Data sbagliata sulla targa della via a lui dedicata
43 secondi di lettura
TAGS
TOP VIDEO
Lunedì 29 Aprile 2024
Meteo in Liguria, primo maggio con la pioggia: le previsioni
Lunedì 29 Aprile 2024
Genoa-Cagliari, bel gesto ultrà genoani non evita scontri
Lunedì 29 Aprile 2024
Prelà, attacchi di lupi al bestiame: "Unica soluzione è l'abbattimento"
Sabato 27 Aprile 2024
Capitale del libro, "Genova incontra la Calabria" anticipa il passaggio di consegne
Venerdì 19 Aprile 2024
"Liguria chiama Roma risponde": le risposte di Cavo, Basso e Pirondini (ottava puntata)
Ultime notizie
- Bordighera, riapre il pronto soccorso dell'ospedale Saint-Charles
- INCHIESTA (2) - I container di Derrick: Aeroporto non dà risposte esaustive
- Genova, evade dai domiciliari e picchia la moglie
- Primo maggio, Maestripieri (Cisl Liguria): "Celebriamo un lavoro giusto e dignitoso"
- Nell'ortofrutta senza comprare: era una piazza di spaccio
- Autobus gratis a Genova, da domani necessario Citypass
IL COMMENTO
Gila leader umile e vincente: al Genoa non servono rivoluzioni
È la nostra democrazia, candidabili anche i Vannacci