Le scritte nel frattempo erano state ripulite, ma la Digos, attraverso le immagini di alcune telecamere poste in zona, ha identificato e denunciato quattro persone. Si tratta di un 28enne anarchico lombardo, di un milanese di 26 anni, di un cosentino di 35 anni residente a Genova e di un genovese di 25.
Tutti e quattro sono noti alle forze dell'ordine per precedenti e perché aderenti alla Rete No Borders. Dalle immagini si notano i quattro arrivati a bordo di un furgone bianco risultato poi in uso alla Fondazione Caritas Ambrosiana all'interno della quale il padre di uno dei quattro denunciati svolge il ruolo di dirigente.