“Gli extracomunitari? Dovrebbero essere sbarcati prima che arrivino, far affondare le navi. A loro danno soldi, alloggi e servizi, mentre gli italiani fanno la fame. E noi pensiamo agli stranieri? Per me tutti morti”. Questo è ciò che diceva un abitante di Ventimiglia ai microfoni di Primocanale, il giorno dopo la strage di Nizza. Forse qualcosa più di uno sfogo. All'emergenza dei migranti accalcati al confine, nell'imperiese si è aggiunto l'incubo del terrorismo, che stavolta ha colpito molto vicino. E insieme, puntuale, aleggia un altro spettro: quello del razzismo.
Che il clima sia teso lo conferma l'ultimo fatto di cronaca: un senegalese preso a sassate sul lungomare Vespucci di Imperia mentre tornava a casa. “Negro di m...”, gli avrebbe urlato un gruppo di sei ragazzi prima di aggredirlo. Un fatto inedito per Imperia, che nel suo recente passato non ha mai conosciuto violenze a sfondo razzista. Nessuno ha visto nulla, nella zona non ci sono telecamere. Mentre i Carabinieri indagano, ci si chiede se davvero negli ultimi mesi non sia cambiato qualcosa nell'estremo Ponente ligure.
“In parte forse sì, un po' di razzismo c'è. Ma come in tutte le città di provincia, dove lo straniero fa sempre paura”, ci racconta un cittadino. Molti altri ci dicono che Imperia è una città tollerante, aperta, cordiale col prossimo. “Anche se questo non esclude brutti episodi”, precisa un signore. Una signora tedesca esordisce: “No, non c'è razzismo. Altrimenti non credo che avrebbero accettato questi migranti”. Però poi continua: “C'è da dire che anche loro non collaborano. Io saluto sempre, loro mai. I bambini sono maleducati, rubano il posto ai nostri”.
Viva la sincerità di una signora: “So che è una cosa delicata, ma io penso di essere razzista, per tutto quello che è successo in Francia, dove sono morte un sacco di persone innocenti”. Le fa eco un'altra donna: “Con tutto quello che succede siamo diventati tutti un po' razzisti, anche chi non lo vuole essere. Ma questo capita dappertutto, non solo a Imperia”. Un ragazzo ci conferma che alcuni suoi conoscenti “scrivono su Facebook frasi come 'Si stava meglio ai tempi di Hitler' o 'quando c'era il Duce'. Ma sono cose così, niente di che”.
Nel frattempo continuano le manifestazioni di solidarietà dopo l'attentato del 14 luglio. I commercianti hanno esposto il tricolore francese listato a lutto tra i banchi del mercato di Ventimiglia , frequentati anche da tanti clienti francesi. Nei giorni scorsi manifesti con la scritta 'Je suis Nice et la France', listati in nero e con i tricolori francese e italiano erano stati affissi sulle vetrine di molti negozi di Ventimiglia, Sanremo e Bordighera. Sabato a mezzogiorno per un minuto le attività commerciali della provincia d'Imperia aderenti a Confcommercio avevano abbassato le saracinesche e spento le luci in segno di lutto.
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Africano aggredito, incubo terrorismo: il Ponente ligure è diventato razzista?
L'emergenza migranti e i fatti di Nizza accendono l'allarme
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