Erg ha chiuso i primi 6 mesi del 2015 con un utile in crescita a 57 milioni: +42% e un margine operativo lordo a 198 milioni di euro (+8%). In una nota il gruppo ricorda che il perimetro è cambiato con la cessione dei rami d'azienda di ISAB Energy e ISAB Energy Services, di ERG Oil Sicilia, del venire meno delle attività di compravendita di greggi e prodotti petroliferi relativi alla società controllata ERG Supply & Trading, dell'esclusione del contributo della joint venture TotalErg che non e più incluso nei valori adjusted, in quanto non è più considerata attività core nel nuovo assetto strategico industriale del Gruppo.
"Anche nel secondo trimestre i risultati del gruppo sono in decisa crescita a parità di perimetro, questo principalmente grazie alla positiva performance del Power nella gestione dell'energy management e nel recupero dei costi, pur in un mercato locale meno profittevole. In considerazione dei risultati del semestre e del contributo atteso dai nuovi parchi recentemente acquisiti in Francia, riteniamo che la previsione di fine anno del MOL possa salire a 350 milioni rispetto all'ultima previsione di 330 milioni. L'indebitamento finanziario netto è atteso a 600 milioni ma senza tenere conto dell'acquisizione in corso degli impianti idroelettrici italiani dal gruppo E.ON." ha commentato Luca Bettonte Amministratore Delegato di Erg.
Erg infatti entra nell'idroelettrico con l'acquisizione degli asset italiani di E.ON per 950 milioni di euro, senza debito e cassa. Il business, spiega una nota, è composto da un portafoglio di impianti presenti in Umbria, Marche e Lazio, 16 centrali, 7 dighe, 3 serbatoi e una stazione di pompaggio con una potenza complessiva di 527 MW. L'EBITDA atteso per il business idroelettrico nei prossimi anni, ricorda Erg, è di circa 110 milioni di euro annui. Attraverso l'operazione entreranno a far parte del gruppo ERG oltre 100 persone tra tecnici specializzati nella gestione operativa degli impianti, specialisti di energy management e staff dedicate. L'acquisizione sarà finanziata da ERG tramite l'utilizzo parziale della liquidità disponibile e con il ricorso ad un corporate acquisition loan di 700 milioni sottoscritto con un pool di sette mandated lead arrangers e bookrunners italiani e internazionali (Barclays Bank, BNP Paribas, Credit Agricole Corporate and Investment Bank, ING Bank, Intesa Sanpaolo, Natixis e UniCredit). Nell'operazione UniCredit ha svolto il ruolo di advisor finanziario e global coordinator e Banca IMI ha svolto il ruolo di joint financial advisor e global coordinator. Lo studio DLA Piper il ruolo di advisor legale, Ernst & Young il ruolo di advisor accounting and tax e Ficthner il ruolo di technical advisor.
economia
Erg: in 6 mesi utile +42% ed entra in idroelettrico
L'azienda migliora le stime dell'anno
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