cronaca

La motivazione della condanna a 30 anni a Sechi
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Angelo Sechi, l'operaio edile condannato a 30 anni per l'omicidio della sua vicina di casa Giovanna Mauro avvenuto nell'ottobre 2013, agì "con accanimento" infierendo su una "persona fragile anziana verso la quale non aveva alcuna ragione di ostilità". Lo scrivono i giudici della corte d'assise di Genova nelle motivazioni della condanna. Sechi è stato ritenuto colpevole di omicidio volontario aggravato e rapina impropria.

"Sechi, che attraversava un periodo di difficoltà economica - scrivono i giudici - era a conoscenza del fatto che Mauro disponeva di risparmi, dei quali gli aveva parlato con riferimento alla spesa per lavori di ristrutturazione che intendeva commissionargli. L'intento dell'uomo era quello di accedere all'appartamento di Mauro con la scusa di controllare le condizioni del soffitto danneggiato dall'infiltrazione, per poi frugare nella borsa e nei cassetti e impadronirsi di quanto vi avesse trovato".

Ma il ladro era stato scoperto: "Mauro si è evidentemente accorta di quanto Sechi stava facendo, gliene ha chiesto ragione e si è diretta verso la porta per sfuggirgli o chiedere aiuto - rilevano i giudici - E' però stata raggiunta da Sechi che aveva nel frattempo afferrato le forbici con le quali l'ha ripetutamente colpita, dapprima mentre Mauro era ancora in piedi, e poi vibrandole il colpo mortale quando era a terra".