"Non sono stato io a disattivare il dispositivo d'allarme. Lo poteva fare chiunque, ma non sono stato io". Lo ha detto il primo ufficiale del cargo Jolly Nero Lorenzo Repetto nel corso dell'interrogatorio davanti al pm Walter Cotugno che indaga per il crollo della Torre Piloti del porto di Genova, avvenuta il 7 maggio 2013, nel quale persero la vita 9 persone.
Repetto, assistito dall'avvocato Pasquale Tonani, ha risposto alle domande del pm per oltre due ore e mezza. "Io ero in contatto telefonico con il direttore di macchina. Eravamo rimasti che mi avrebbe chiamato se ci fossero stati dei problemi. Ma non lo ha mai fatto. Mi ha contattato solo quando ormai il fatto era avvenuto, quando ormai era troppo tardi".
Repetto è indagato per omicidio colposo plurimo e crollo colposo; il terzo ufficiale Cristin Vaccaro per falso. Oltre ai due ufficiali sono indagati il comandante dell'epoca Roberto Paoloni, il pilota del porto Paolo Anfossi, il direttore di macchina Franco Giammoro e il comandante di armamento Gianpaolo Olmetti, anche loro accusati di omicidio colposo plurimo e crollo colposo.
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Jolly Nero, il primo ufficiale: "Non spensi io l'allarme del motore"
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