"Non sono mafioso. Mi spieghino se un calabrese, in Liguria, può o meno ricoprire un ruolo pubblico. Se ciò non è possibile nessuna polemica, lo accetto ed esco pulito".
Lo ha detto Domenico Surace, l'amministratore unico della Gestioni Municipali spa di Diano Marina (Imperia), il cui nome compare in alcune relazioni dell'Antimafia come legato per gradi di parentela a una 'ndrina del reggino.
Surace addossa la colpa di "certe maldicenze sul suo conto a quei quattro dianesi della precedente amministrazione ai quali ho rotto il giocattolo". Il riferimento è alla gestione della partecipata che prima era affidata a un consiglio di amministrazione.
E poi aggiunge: "L'ex sindaco dice che si sentiva intimidito da me, perché sono calabrese. Era il contrario, io ero intimidito da lui. Tutto questo chiacchiericcio ha avuto inizio da queste persone".
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Sospette infiltrazioni, parla Surace (Gm): "Non sono un mafioso"
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