Il gup Claudio Siclari ha condannato a quattro anni e quattro mesi di reclusione un caporalmaggiore dell'esercito di Foggia, S.R. di 40 anni, che era stato accusato di avere adescato minori su internet chiedendo foto e filmati pornografici in cambio di ricariche di denaro per un gioco di guerra online a pagamento chiamato "4story".
Il processo si è svolto con rito abbreviato. Quattro anni e quattro mesi erano stati chiesti dal pm Piercarlo Di Gennaro. Secondo l'accusa il militare, difeso dall'avvocato Daniele Minotti, avrebbe adescato due minorenni, uno alla Spezia e uno in un'altra città. E proprio dalla Spezia era partita l'indagine coordinata dalla Dia di Genova in quanto il ragazzo che aveva 13 anni e mezzo, aveva confidato tutto a un parente che si era rivolto alle forze dell'ordine. Durante una perquisizione la polizia postale aveva sequestrato un pc contenente materiale pedopornografico. La vicenda risale al novembre 2012 quando il ragazzo sarebbe stato contattato via webcam dal caporalmaggiore che gli avrebbe offerto il denaro necessario per proseguire nel gioco online di simulazione della guerra. In cambio il militare gli avrebbe chiesto di inviargli filmati sulle sue parti intime e atti di masturbazione. Secondo l'accusa quando i ragazzi si rifiutavano di inviare foto venivano ricattati con la minaccia che foto e filmati sarebbero stati pubblicati online.
cronaca
Accusato di adescare minori su web: condanna 4 anni e 4 mesi
1 minuto e 5 secondi di lettura
Ultime notizie
- Inseguiti dalla Polizia, si schiantano contro un palo: arrestati padre e figlio
- Da Albaro ai vicoli, notte alcolica a Genova. Al pronto soccorso anche un 15enne
-
Sesto (e ultimo) giorno di bollino rosso, Liguria ancora nella morsa del caldo
- Oggi iniziano i saldi estivi in Liguria: durata, parcheggi gratis, consigli
- E' scattato lo stato di pericolosità per incendi boschivi in Liguria: i divieti
-
Tumori pediatrici: l’80% si salva, la sfida è la qualità della guarigione
IL COMMENTO
Bertulazzi inseguito per 50 anni. Cattura, estradizione e un nuovo processo
Il riarmo occasione per Genova, ma a Tursi tutti sono pronti?