
Secondo quanto appreso, gli investigatori stanno lavorando anche nella zona del Torinese dove sarebbe maturato il piano che ha portato all’agguato e le persone che hanno partecipato al progetto, tutte di area anarco-insurrezionalista, sarebbero quelle che tuttora mantengono i contatti con gli anarchici spagnoli e greci e che in più occasioni avrebbero frequentato ambienti ex brigatisti attivi nell’area movimentista sia a Torino che in Lombardia.
Intanto sulla rete si moltiplicano foto e messaggi di solidarietà a Cospito e Gai che hanno annunciato di non voler essere presenti alla lettura della sentenza prevista per il 12 novembre.
IL COMMENTO
Che difficile guidare a Genova strozzata dalle soste in doppia fila
Che l'inse, perché la ribellione parte sempre da Genova?