
Così il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei e arcivescovo di Genova, sulle promesse elettorali, tra cui quelle riguardanti fisco e condoni. Già aprendo il consiglio permanente della Cei, Bagnasco aveva detto un no fermo ai populismi. Ora, alla luce della nuova ondata di promesse elettorali, il tono si fa più duro.
Il porporato ha infine aggiunto che la sua non è una critica vera e propria ma si tratta "di una spinta a superare il rischio e la tentazione di una politica vecchia.
IL COMMENTO
Che difficile guidare a Genova strozzata dalle soste in doppia fila
Che l'inse, perché la ribellione parte sempre da Genova?