La Regione Liguria stanzia 2 milioni e 270 mila euro del Fondo sociale europeo per formulare un bando per sostenere piccole imprese artigiane, ma anche per formare disoccupati, lavoratori in mobilità, inoccupati, rom e sinti e la Lega Nord insorge.
"Prima le imprese liguri, poi rom e sinti", dice il capogruppo in Regione Edoardo Rixi, che definisce le due etnie nomadi "zingare".
"La realtà delle piccole imprese in difficoltà è completamente diversa da quella dell'immigrazione e dell'inserimento sociale di rom e sinti (genericamente definiti zingari)", scrive Rixi.
"Loro sono nomadi di tradizione e quindi ogni aiuto pubblico sarebbe un prestito a fondo perso in quanto a breve si sposteranno in altre regioni", sottolinea il consigliere leghista.
"La Regione Liguria, in un periodo di crisi dovrebbe dare la precedenza negli aiuti ai propri cittadini e alle proprie imprese piuttosto che agli immigrati".
Ma Rixi attacca il bando anche per un altro motivo: "Non si capisce perché, se il bando viene allargato agli immigrati, si escludano sudamericani, africani e tutti gli altri. Non è questa una discriminazione che rischia di scatenare una guerra tra poveri? Perché una comunità sì e una no?".
Interrogando la Giunta, il capogruppo della Lega Nord chiede: "Come saranno effettuati i controlli sull'uso degli aiuti pubblici che andranno nelle tasche di comunità nomadi che le rendono 'sfuggenti' alla tassazione e alla legalità?".
Cronaca
Lega, Rixi: "Soldi prima ai liguri che ai rom"
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