Cronaca

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“Vicini col cuore, vicini con la mente, vicini per sempre”: con questo striscione, fuori dalla chiesa dei santi Antonio e Giuseppe di Taggia, i famigliari e gli amici di Tiziano Chierotti hanno ricordato il giovane alpino morto venerdì scorso durante uno scontro a fuoco in Afghanistan. “Tiziano, mi rivolgo a te perché ti considero spiritualmente con noi”: queste le prime parole dell’omelia del vescovo di Imperia, Alberto Maria Careggio, che ha celebrato la funzione iniziata intorno alle 10.30. Tantissime le persone all’interno e all’esterno della chiesa, tra cui centinaia di alpini giunti da tutta Italia a salutare il commilitone.

Non ci sono parole che hanno senso in questo momento – dice il sindaco di Taggia, Vincenzo Genduso, che poi continua – quello che è successo a Tiziano ci lascia impietriti. Non è giusto, non ha senso”.

E continua: "Neanche le recriminazioni sulle utilità delle missioni di pace possono limitare la tragedia, non è il momento delle polemiche. Perchè lui, semplicemente, ci ha creduto. Tiziano era un ragazzo con un sogno, con un obiettivo da realizzare nella vita. Era un ragazzo buono, modesto, generoso e il suo servizio negli Alpini, scelta motivata da pura senso di giustizia e solidarietà, lo ha portato in un paese straziato come l'Afghanistan per costruire la pace. Per seguire il suo sogno ha deciso di non restare a guardare ed intervenire per cambiare".

"Tiziano dice qualcosa a tutti noi, ci vuole comunicare che tutti possimo cambiare qualcosa nelle nostre vite in senso di lealtà, solidarietà ed onore. Resterà per tutti noi un motivo di dignità ed orgoglio" conclude il sindaco.

Tanti gli amici che si sono susseguiti per ricordare il giovane alpino. Alla fine il saluto dei tantissimi concittadini, oltre duemila persone raggruppate all’esterno della chiesa. Da qui la partenza del feretro verso il cimitero di Taggia.