
Cosi' l'ad di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, vittima di un attentato nel maggio scorso a Genova, a margine di una iniziativa con le scuole su 'tensione sociale e strategia della tensione' che è stato trasmesso in diretta su Primocanale. "Sono un uomo fortunato per quella che è stata la mia vita, e non sarà una pallottola a fermarmi"
"Questo episodio - ha aggiunto il manager genovese - e' qualcosa di diverso, molto diverso" rispetto alla stretegia della tensione degli anni '70 "per natura e per situazioni, per fortuna. Spero che non siano tornati quegli anni" anche se "il terrorismo - ha concluso - e' un problema sempre attuale".
IL COMMENTO
Che l'inse, perché la ribellione parte sempre da Genova?
Tunnel e sopraelevata: errori di gestione e visioni superate