
Poi i manifestanti, dopo aver chiesto scusa ai passeggeri imbufaliti, hanno rimosso il blocco e si sono mossi in corteo verso De Ferrari.
Anche oggi non si escludono clamorose proteste.
Intanto in una nota diffusa nella serata di ieri, l'associazione giornalisti liguri dice "no a ogni violenza contro i media". "Anche a Genova, seppur in forma meno violenta di quanto accaduto in Val Susa, le manifestazioni contro il progetto Tav sono state caratterizzate da sputi, minacce, spintoni, insulti, scritte sui muri, giornalisti, fotogiornalisti, operatori di vari siti on line e troupe televisive" ha dichiarato il segretario della Fnsi ligure, Marcello Zinola.
IL COMMENTO
Vivere con i poveri: il mandato di Papa Francesco alla Chiesa di oggi
Meloni, Salis, i commenti sessisti e il doppiopesismo della politica