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Dejan Stankovic mastica amaro dopo il pari con lo Spezia: "Oggi era un derby, potevamo vincere o perdere a viso aperto. Abbiamo avuto delle palle gol che con un po’ di fortuna si sarebbero concretizzate. Il compito più difficile è risvegliare il combattente, l’ego positivo, l'idea che il giorno che andrai via dalla Sampdoria avrai dato tutto da uomo. Potevo scendere dal treno a gennaio, se siamo saliti tutti su questo treno la prossima fermata sarà il 4 giugno".

Un elogio ai tifosi: "Il tifoso sampdoriano ama e rispetta il club, le emozioni sono uscite fuori. Noi insieme a loro - dice a Dazn - cerchiamo di camminare a testa alta. Fuori dal campo ci sono mille difficoltà. Abbiamo sbagliato un tempo a Lecce, può capitare a tutti. L’unica volta che è capitato a noi è stato a Lecce".

Il futuro? "Non posso fare piani a lungo termine. Cerco di preparare la squadra fisicamente e mentalmente che non è semplice. A me oggi la Sampdoria è piaciuta. Noi siamo questi, non ho altri giocatori. Ognuno dà il 100%. Si poteva fare meglio? Sì, decisamente su dettagli e qualche dormita. Ora dormiamoci sopra e poi andiamo avanti".

Il morale non può essere alto: "Questo è il compito più difficile: parlare ai ragazzi. Cerco di essere onesto e diretto. Le regole non scritte sono quelle che si rispettano di più. Per ora nessuno si è tirato indietro. Abbiamo sbagliato a Lecce, ho promesso che non succederà mai più ed è la parte più difficile. Le difficoltà si accettano e si va avanti".