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Le parole del Direttore Aquilotto su società, mercato e obiettivi da perseguire nel breve e lungo periodo
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LA SPEZIA - Eduardo Macìa, Direttore Generale dello Spezia Calcio, ha risposto questa mattina in conferenza stampa alle domande dei giornalisti, illustrando con grande chiarezza i principali obiettivi di società e squadra, già a partire da questo periodo di sosta dovuto ai Mondiali in Qatar, mettendosi, come da lui detto prima dei vari quesiti - "A disposizione per parlare con voi, facendovi capire come vanno le cose" - 

Ecco le sue parole.

Sulle strategie di mercato in entrata e in uscita:

"Siamo nel mezzo di un cambiamento del calcio, nel quale ora si gioca con 16 titolari anche grazie all'aggiunta delle 5 sostituzioni, facendo leva su un piano A e un piano B a seconda dell'andamento del match. Su questo verterà la strategia di mercato, che dovrà consentirci di avere 16 titolari in rosa. Dovremo aggiungere quelle determinate qualità che ci consentano di allargare l'organico e di competere tutti i 90 minuti, dato che questa è stata la nostra principale mancanza quest'anno, vedi ad esempio con Fiorentina Milan. Squadra che sta andando avanti con un'identità molto chiara, ma dobbiamo fare di più, non accontentandoci della prestazione ma puntando a raggiungere sempre il risultato".

Nonostante tutto, quest'anno è stato il migliore avvio nei tre anni di Serie A:

"Ho studiato la società negli ultimi due anni capendone le necessità e cercando di non ripetere gli errori commessi. Il mister ha avuto l'opportunità di lavorare con la squadra completa solo a settembre e ciò è inammissibile. Già ai primi di Luglio, l'80/90% della squadra deve essere a disposizione, cosa che quest'anno non è avvenuta. L'allenatore deve essere nelle condizioni di lavorare bene, ma soprattutto deve avere il tempo di farlo e questa è una responsabilità che spetta alla società. In questo mercato cercheremo di anticipare quantomeno quei giocatori che riteniamo fondamentali, in una squadra che deve migliorare due aspetti in particolare: il gol e l'intensità. Altra questione fondamentale è l'atteggiamento, in cui la nostra squadra è migliorata molto, basti vedere dopo Milan, Fiorentina e Udinese, dove i ragazzi erano arrabbiati, il mister era arrabbiato e questo è il vero fattore importante che mostra notevole attaccamento".

Sul Tecnico dello Spezia Luca Gotti:

"Mi sento fortunato di avere a che fare con una persona molto stabile e per niente umorale. Questo è il compagno di viaggio ideale per questo percorso, dato che, anche nei momenti di difficoltà, ha sempre avuto calma e l'ha trasmessa anche a noi. Un allenatore che ha discontinuità comportamentali non può farcela, lui, invece, ci sta dando una grande mano nel trasmettere l'identità da mettere in campo. Equilibrato anche nell'atteggiamento con giovani, con i quali ha la giusta calma, e anziani del gruppo, dai quali esige chiaramente di più".

Su Nzola e eventuale rinnovo:

"Per quanto riguarda M'bala abbiamo avuto colloqui con il suo procuratore, ci sono cose di cui si dovrà discutere. Il suo entourage, tra l'altro nuovo, ha detto che ci sono tempi per parlarne ed eventuali soluzioni. Giocatore che sta dando tanto e siamo fiduciosi del lavoro che stanno facendo lo staff e l'allenatore su di lui. Nel momento giusto metteremo le cose in chiaro".

Sulle possibili uscite di big:

"Forse qualcuno che sta giocando di più, che è più coinvolto ma che pensiamo sia arrivato alla fine del percorso, potrebbe partire. Chi partirà sarà chi pensiamo che non ha spazio nel percorso che stiamo intraprendendo. Chi pensiamo possa farne parte può partire in prestito. A volte si può pensare che qualcuno non è coinvolto, ma invece è utile".

Su cosa manca a questo Spezia per raggiungere una salvezza tranquilla:

"Manca soprattutto identità mentale nei 90 minuti, questo fa capire che serve qualcosa per non arrivare alla fine della partita in affanno. Necessario inoltre chiudere le partite e per questo migliorare sotto l'aspetto realizzativo. Ad esempio, 3 gol con Cremonese, Fiorentina e Udinese sarebbero valsi 7 o 9 punti in più, questo fa tutta la differenza del mondo".

Sulla necessità di un nuovo attaccante al fianco di Nzola:

"Sulla mancanza di gol, non è problema del singolo. Questo da messaggio chiaro della necessità di maggior apporto alla manovra di questa squadra, senza portare pressione al singolo. Lavoriamo per alzare l'asticella del collettivo"

Su Salva Ferrer:

"Salva Ferrer è penalizzato dalla crescita di Holm, non abbiamo nulla da rimproveragli, l'allenatore deve scegliere e al momento gioca lo Svedese. Anche Amian è penalizzato da questo, però ha qualità per interpretare diversi ruoli. Purtroppo al momento salva è meno coinvolto".

Sui nomi accostati allo Spezia:

"Cercheremo di bilanciare l'ingresso di italiani e stranieri ma l'importante è che siano giocatori nostri, dato che i prestiti secchi non mi piacciono per nulla. Se vogliamo crescere abbiamo bisogno di un calciatore che sia totalmente di nostra proprietà. Ci sono stranieri che possano adattarsi subito per maturità e intelligenza, con quest'ultima che viene prima di tutto. Considero italiani anche giocatori che sono da tempo in Italia.

Sui rapporti con la proprietà:

"Rapporti diretti con i proprietari e le persone che consigliano la proprietà. Più stretto con persone che decidono di consulenza finanziaria e calcistiche. C'è inoltre la costante necessità di dimostrare il lavoro fatto, la proprietà vuole vedere il percorso di crescita. Ogni cosa che facciamo poi consegue a noi stessi a livello di responsabilità, soprattutto sotto l'aspetto finanziario, mentre sull'aspetto dei calciatori abbiamo quasi totale autonomia.

Valutazione sulla lotta salvezza:

"Difficile fare un discorso, c'è stata una prima parte di campionato di assestamento ma ora a gennaio inizierà il torneo vero, per questo faremo una nuova preparazione con una squadra che verrà rifatta e migliorata sempre nell'ottica dei 16 titolari".

Su Cardoso e Moutinho, probabili acquisti della società Aquilotta:

"Portare due calciatori per iniziare il ritiro è necessario, per cui le trattative sono avviate. Se vuoi anticipare gli arrivi, ci sono numerosi meccanismi complessi e non sarà semplice, ma noi cercheremo di farlo. La certezza è che eviteremo colpi dell'ultimo minuto".

Su Holm e Strelec:

"Ci sono calciatori che possono aumentare il loro potenziale notevolmente, ma magari hanno alcune mancanze sulle quali non ne vale la pena perdere tempo. Necessario che ogni giocatore vada nella direzione di migliorare quanto  migliorabile facendo uscire il suo potenziale, sempre con massima fiducia da parte di tutto lo staff".

Sul rischio di perdere giovani interessanti a gennaio:

"Non dobbiamo avere paura perchè stiamo seguendo un percorso. La valorizzazione del singolo giocatore te la da il mantenimento della categoria, compreso l'aumento della valutazione dello stesso. Proprio per questo motivo è necessario restare in serie A e questo sarà il nostro compito principale. I risultati sono importantissimi nel processo di crescita. Dobbiamo portare anche prestigio alla società, lavorarando per vendere giocatori a top club, non ad altre società che competono per la salvezza".

Su Kiwior:

"Crescita incredibile in questa prima parte di campionato, ma vogliamo capire quanto ancora potrà fare, soprattutto perchè il ragazzo è ancora giovane. Per me sarà destinato a fare un passo importante, ma al momento giusto perchè non c'è fretta. Deve arrivate in un club di alto livello, ma deve farlo per restare lì. Pensare ad un percorso di carriera lungo, non nell'immediato".

Sull'importanza dei giocatori "bandiera", in perfetta sintonia con la piazza:

Il giocatore bandiera è sempre lì, che giochi o meno. I veri capitani si vedono nell’atteggiamento, nella responsabilità. Noi abbiamo bisogno sia di chi è bandiera, sia di chi questa la porta".

 

 

 

 

 

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