L'estate con il caldo, l'umidità, cambiamenti nei ritmi di vita e nell’alimentazione, può essere un periodo delicato per chi soffre di problemi alla tiroide. L'estate non è un nemico per la tiroide, ma richiede attenzione e, talvolta, una rivalutazione della terapia: "il caldo induce tanti cambiamenti nel nostro organismo e anche chi ha una patologia tiroidea già nota può aver bisogno di una compensazione maggiore, adeguando meglio la terapia ormonale". A parlare a Primocanale, durante la rubrica "Il medico risponde", in onda dal lunedì al venerdì alle 9.30, il professor Diego Ferone, presidente della Società Italiana di endocrinologia e direttore della clinica di endocrinologia del Policlinico San Martino di Genova.
Temperature alte e cambiamento di abitudini
Secondo Ferone, il motivo sta nel fatto che in estate non solo le temperature si alzano, ma spesso cambiamo anche abitudini alimentari e orari. "Può capitare che il paziente con una patologia tiroidea, sia essa ipotiroidismo o ipertiroidismo, debba rivedere la terapia per adattarla al periodo specifico e ai cambiamenti dello stile di vita - sottolinea l’endocrinologo in particolare, chi soffre di ipotiroidismo e assume terapia sostitutiva potrebbe necessitare di un aggiustamento delle dosi, mentre chi è in trattamento per ipertiroidismo deve prestare attenzione a non eccedere con la riduzione degli ormoni".

"Il caldo può simulare sintomi dell'ipotiroidismo"
Il caldo, poi, può far emergere sintomi che ricordano quelli di una disfunzione tiroidea, come sudorazione eccessiva, tachicardia, ansia o una ridotta tolleranza alle alte temperature. "Alcuni sintomi del caldo fanno pensare all’ipertiroidismo, ma nella maggior parte dei casi non si tratta di questo - rassicura Ferone - non aumentano le patologie tiroidee in estate, ma la nostra sensibilità verso alcuni sintomi può portarci a scoprirle più facilmente in questo periodo".
"Se il TSH è nella norma, i sintomi come l’intolleranza al caldo non dipendono dalla tiroide"
"Se in famiglia ci sono casi di problemi tiroidei, può essere utile un controllo della funzionalità tiroidea, soprattutto se compaiono nuovi disturbi, un semplice esame del TSH permette di capire subito se il problema dipende dalla tiroide. Se il TSH è nella norma, i sintomi come l’intolleranza al caldo non dipendono dalla tiroide e bisogna cercare altre cause. È importante non trascurare i segnali del corpo e confrontarsi sempre con il proprio medico per mantenere un buon equilibrio ormonale anche durante i mesi più caldi". L'invito in conclusione di Ferone è chiaro: "Ascoltate il vostro corpo e non abbiate paura di chiedere un consiglio: la prevenzione e il dialogo con lo specialista sono sempre la migliore strategia".
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