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Intanto Regione Liguria ha presentato il ‘piano caldo’ in vista della bollente estate che aspetta la regione
4 minuti e 40 secondi di lettura
di Aurora Bottino

Il numero di notti tropicali, quando temperature e umidità non scendono e rimangono sopra ai 20 gradi, continua a crescere in gran parte d’Italia e anche a Genova dove l’anno scorso sono state più di trenta. Di anno in anno, spiega Ernesto Palummeri, Coordinatore Centro di riferimento ligure per le ondate di calore, dopo l’ondata durata più di venti giorni del 2003. In Liguria, al momento, ci sono 5.500 persone considerate ad alto rischio.

Come funziona il ‘regime di brezza’

Il professore sottolinea come il meccanismo di difesa del territorio genovese, chiamato ‘regime di brezza’, stia venendo meno: “Genova è teoricamente protetta dal suo clima, perché c'è il regime di brezza che mitiga il caldo e quindi durante il giorno il vento spira dal mare verso i monti e al contrario durante la notte. Questo, di solito, abbassa sia le temperature che l'umidità. Il problema è che negli ultimi anni il meccanismo ha funzionato male, per cui Genova accumula caldo e umidità anche di notte”.

Cosa succede quando il ‘regime di brezza’ non funziona

Cosa succede se le temperature non scendono di notte, se il regime di brezza non funziona?  “A quel punto la combinazione temperatura più umidità fa sì che il nostro organismo non recuperi mai, quindi le persone si affacciano alla nuova giornata già debilitate perché di notte ha sudato, ha dormito poco e male e le forze per la nuova giornata non vengono recuperate. Il risultato? Un organismo fragile, soprattutto quando si parla di anziani e persone fragili, è già in difficoltà di prima mattina”.

I consigli degli esperti per combattere il caldo 

Con l'aumento delle temperature arrivano i consigli degli esperti:

  1. USCIRE DI CASA NELLE ORE MENO CALDE DELLA GIORNATA. Evitare di uscire all'aria aperta nelle ore più calde cioè dalle ore 11.00 alle 18.00. Se si esce nelle ore più calde non dimenticare di proteggere il capo con un cappello di colore chiaro e gli occhi con occhiali da sole; inoltre proteggere la pelle dalle scottature con creme solari ad alto fattore protettivo.
     
  2. INDOSSARE UN ABBIGLIAMENTO ADEGUATO E LEGGERO. Sia in casa che all’aperto, indossare abiti leggeri, non aderenti, preferibilmente di fibre naturali per assorbire meglio il sudore e permettere la traspirazione della cute.
     
  3. RINFRESCARE L’AMBIENTE DOMESTICO E DI LAVORO. Schermare le finestre esposte al sole utilizzando tapparelle, persiane, tende, ecc.. Chiudere le finestre durante il giorno e aprirle durante le ore più fresche della giornata (la sera e la notte). Se si utilizza l’aria condizionata, ricordarsi che questo efficace strumento va utilizzato adottando alcune precauzioni per evitare conseguenze sulla salute e eccessivi consumi energetici. In particolare, si raccomanda di utilizzarli preferibilmente nelle giornate con condizioni climatiche a rischio; di regolare la temperatura tra i 24°C - 26°C; di coprirsi nel passaggio da un ambiente caldo ad uno più freddo; di provvedere alla loro manutenzione e  alla pulizia regolare dei filtri; di evitare l’uso contemporaneo di elettrodomestici che producono calore e consumo di energia.
     
  4. RIDURRE LA TEMPERATURA CORPOREA. Fare bagni e docce con acqua tiepida, bagnarsi viso e braccia con acqua fresca.In casi di temperature molto elevate porre un panno bagnato sulla nuca.
     
  5. RIDURRE IL LIVELLO DI ATTIVITÀ FISICA. Nelle ore più calde della giornata evitare di praticare all’aperto attività fisica intensa  o lavori pesanti.
     
  6. BERE CON REGOLARITÀ ED ALIMENTARSI IN MANIERA CORRETTA. Bere almeno 2 litri di acqua al giorno (salvo diversa indicazione del medico curante). Gli anziani devono bere anche se non ne sentono il bisogno. Evitare di bere alcolici e limitare l’assunzione di bevande gassate o troppo fredde. Mangiare preferibilmente cibi leggeri e con alto contenuto di acqua (frutta e verdura). Porre particolare attenzione alla conservazione degli alimenti ed evitare di lasciarli all’aperto per più di 2 ore.
     
  7. ADOTTARE ALCUNE PRECAUZIONI SE SI ESCE IN MACCHINA. Se si entra in un’auto parcheggiata al sole, prima di salire aprire gli sportelli, poi iniziare il viaggio a finestrini aperti o utilizzare il sistema di climatizzazione. Prestare attenzione nel sistemare i bambini sui  seggiolini di sicurezza, verificare che non siano surriscaldati. Quando si parcheggia la macchina non lasciare mai, nemmeno per pochi minuti, persone o animali nell’abitacolo.
     
  8. CONSERVARE CORRETTAMENTE I FARMACI. Leggere attentamente le modalità di conservazione riportate sulle confezioni dei farmaci e conservare tutti i farmaci nella loro confezione, lontano da fonti di calore e da irradiazione solare diretta. Conservare in frigorifero i farmaci per i quali è prevista una Temperatura  di conservazione non superiore ai 25-30°C.
     
  9. ADOTTARE PRECAUZIONI PARTICOLARI IN CASO DI PERSONE A RISCHIO. Quando arriva il gran caldo, le persone anziane, con patologie croniche (cardiovascolari, respiratorie, neurologiche, diabete ecc) e le persone che assumono farmaci, devono osservare le seguenti precauzioni:
    • consultare il medico per un eventuale aggiustamento della terapia o della frequenza dei controlli clinici e di laboratorio (ad esempio per i diabetici è consigliabile aumentare la frequenza dei controlli glicemici)
    • segnalare al medico qualsiasi malessere, anche lieve, che sopraggiunga durante la terapia farmacolgica
    • non sospendere mai di propria iniziativa la terapia in corso.
       
  10. SORVEGLIARE E PRENDERSI CURA DELLE PERSONE A RISCHIO. Nei periodi prolungati di caldo intenso, prestare attenzione a familiari o vicini di casa anziani, specialmente se vivono da soli e, ove possibile, aiutarli a svolgere alcune piccole faccende, come fare la spesa, ritirare i farmaci in farmacia, ecc. Segnalare ai servizi socio-sanitari eventuali situazioni che necessitano di un intervento, come persone che vivono in situazioni di grave indigenza o di pericolo per la salute (es. i senza tetto in condizioni di grave bisogno).

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