Porto e trasporti

Lo ha affermato Roberto Tomasi nel faccia a faccia di 'Terrazza Incontra' con Maurizio Rossi, senatore della XVII legislatura e ex-membro della Commissione trasporti
1 minuto e 45 secondi di lettura

Decenni. E' il tempo che ci vorrà per poter immaginare di riavere gallerie pienamente adeguate con l'impermeabilizzazione. Dove, cioè, non si corra il rischio di essere travolti da cascate d'acqua anche quando magari fuori splende il sole, come ad esempio è accaduto soltanto un mese fa, il 10 marzo, nella 'Camaldoli', sulla A12, fra Genova Nervi e Genova Est. La drammatica realtà è emersa nel faccia a faccia di 'Terrazza Incontra' tra Maurizio Rossi, senatore della XVII legislatura e ex-membro della Commissione trasporti che l'ha organizzato, e l'amministratore delegato di Autostrade Roberto Tomasi. Soltanto uno dei tanti punti critici in cui versano queste strutture che secondo un sondaggio Tecnè vede l'85% degli utenti definirsi 'insicuri' quando devono servirsene.

Tomasi parte dal crollo della galleria Bertè sulla A26 (30 dicembre 2019): “Dopo si aprì un un quadro di rivisitazione normativa estremamente importante che ha stravolto completamente la pianificazione delle infrastrutture: prima la regola prevedeva che le verifiche potessero essere fatte a vista mentre da lì giustamente si cambiò decidendo che ponti, viadotti e gallerie dovessero andare incontro a tutta una serie di analisi estremamente dettagliate per verificarne lo stato e le caratteristiche dei materiali, il che portò alla necessità di pianificare un ammodernamento infrastrutturale estremamente importante dal momento che siamo il paese con il più alto numero di ponti e viadotti di tutta Europa”.

Uno dei problemi maggiori è indubbiamente quello dell'impermeabilizzazione perché l'acqua è tra i fattori maggiormente deterioranti nella vita delle gallerie: “Normalmente l'acqua in galleria è dovuta alla presenza di una falda – continua Tomasi - e dunque non è detto che sia direttamente collegata ad una situazione di pioggia esterna: se nei giorni precedenti è piovuto la falda si alza e posso avere comunque una presenza di acqua. Occorrono dunque interventi estremamente significativi. Ciò comporta la necessità iniziale di fare, come stiamo facendo, decine di migliaia di carotaggi su tutte le gallerie per poter capire lo stato del concio e delle cavità e poi intervenire di conseguenza. A questo punto facendo il calcolo del numero di gallerie che abbiamo si può capire come effettivamente per risolvere completamente il problema saranno necessari decenni. Nel frattempo cerchiamo comunque di metterle in sicurezza”.