Porto e trasporti

Manifestazione davanti a Tursi da parte dei comitati di cittadini della zona. Il vicesindaco Piciocchi: "Settimana prossima inizia il tavolo Pris per gli indennizzi"
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GENOVA - "Entro la settimana prossima partirà il tavolo Pris per stabilire gli indennizzi ed entro l'anno al via i lavori di riqualificazione" così il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici di Genova Pietro Piciocchi. A Palazzo Tursi il consiglio comunale monotematico attorno al tema legato ai lavori ferroviari in Valpolcevera. Un consiglio monotematico richiesto da Pd, dalla lista Rossoverde, dal M5s e dal gruppo misto. A disposizione del Comune ci sono quasi 200 milioni destinati alla riqualificazione e rigenerazione dei territori coinvolti dalla linea progettata da RFI/Italferr.

L'obiettivo del Comune è quello destinare la linea sommergibile alle merci pericolose ma qui sarà necessario definire il catalogo di quali sono le merci in questione, precisa il vicesindaco. Inoltre, dei 199 milioni messi a disposizione circa 80 dovrebbero essere utilizzati per indennizzare i cittadini colpiti dalle conseguenze dei lavori ma in questo caso la definizione avverrà sulla base delle decisioni che usciranno dai tavoli tecnici.     

Davanti all'ingresso di Palazzo Tursi una rappresentanza di cittadini di Certosa che chiede di avere risposte sui tempi e sull'impatto dei lavori ferroviari nella zona. "Vogliamo capire come intende garantire alle attività commerciali la continuità dei negozi aperti e la continuità economica, il valore degli immobili. Metropolitana sino a Canepari e poi sino a Pallavicini ed ancora il cantiere dello scolmatore del Rio Maltempo e la linea ferroviaria e la riqualificazione. Tutti questi cantieri non possono aprire contemporaneamente" spiegano dal comitato che chiedono tra le altre cose anche l'attivazione del Pris. 

I proponenti hanno chiesto di avere una serie di certezze a favore dei residenti della zona interessati dai cantieri attivi lungo la zona. Tra i temi affrontati quello legato al futuro della linea sommergibile, su quale sarà il destino delle ex Officine/Rimessa DL delle Ferrovie di Certosa/Rivarolo, quali interventi sono previsti per la zona di Fegino e quali indennizzi per i cittadini, quale sarà il futuro del Liceo Tecnologico nell’area Facchini delle FS. Altre questioni riguardano l'utilizzo dei fondi arrivati dal governo. Si tratta di quasi 200 milioni destinati alla riqualificazione e rigenerazione dei territori coinvolti dalla linea progettata da RFI/Italferr.

Oltre 30 gli emendamenti presentati dal l’opposizione. La seduta è stata interrotta per quasi due ore per permettere ai capigruppo di analizzare i documenti. Alcuni emendamenti della maggioranza sono stati modificati in accordo con i gruppi di opposizione mentre sono stati ritirati gli ordini del giorno presentati dal consigliere Bruzzone in quanto fatti rientrare negli emendamenti e quelli presentati dal Pd.

Tra le misure approvate c’è quella che impegna il sindaco e la giunta “a giungere entro il 30 aprile p.v. alla sottoscrizione di un Protocollo d'intesa tra Comune di Genova, RFI e Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale che vieti il transito delle merci pericolose sulla linea ferroviaria del Campasso, in favore dell'utilizzo della linea Sommergibile”, e “Ad attivare una cabina di regia unica delle opere che interessano il prolungamento della linea della metropolitana, il cantiere della linea ferroviaria Parco Rugna/Bettolo - Bivio Fegino Via Campasso e il cantiere relativo allo scolmatore del Rio Maltempo, per i fini sopra riportati”.

Il documento con le relative modifiche è stato approvato con 26 voti, astenuti il Gruppo Misto e la lista RossoVerde.

Il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Piciocchi precisa: "Con gli abitanti abbiamo un confronto continuo. Siamo riusciti a definire un Masterplan che va nella direzione di una piena riqualificazione dell'area. Il Paur (Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale) prevede una serie di parametri che devono esser rispettati così come dei criteri ambientali minimi per capire quali attività potremmo insediare. È un'attività di studio che, in base al protocollo firmato a novembre con Rfi, abbiamo intrapreso e che penso troverà il suo compimento nei prossimi mesi, penso prima dell'estate. Nel frattempo stiamo andando avanti con l'acquisto dell'area Facchini (ex deposito locomotori), si tratta di 30 mila metri quadri che vogliamo restituire alla città. Stiamo andando avanti su un'altra richiesta dei comitati e che riguarda la copertura della linea in via Arduino, quindi la nuova galleria ferroviaria con il verde pensile sulla superfice. Penso che la prossima settimana inizierà il tavolo del Pris, si tratta della sede preposta in Regione dove verranno discussi tutti gli indennizzi da corrispondere ai soggetti interferiti. I lavori di riqualificazione possono partire entro quest'anno. Abbiamo un progetto vastissimo e che dobbiamo definire con il consenso delle realtà del quartiere e che poi dovremmo sottoporre a tutto l'iter approvativo".