porti e logistica

Renzo Piano dona al Comune il nuovo disegno
2 minuti e 59 secondi di lettura
Il progetto del nuovo Waterfront di Levante è realtà. Renzo Piano lo ha donato alla città. E in una intervista esclusiva a Primocanale ha descritto il progetto.

Due chilometri di passeggiata da Porta Siberia alla Foce intitolata 'Corso Italia', meno volume costruito e integrazione con Nuova Darsena e Riparazioni Navali. Non chiamatelo più Blue Print:

Nel salone di rappresentanza di Palazzo Tursi si è svolta la cerimonia di donazione da parte dell’architetto genovese al Comune. Un progetto destinato a trasformare il volto della parte a est della città. A sottoscrivere il documento il presidente della Regione Giovanni Toti, l'architetto Renzo Piano, il sindaco Marco Bucci e il presidente dell’autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini.  

SCARICA IL PROGETTO COMPLETO

“Dopo che parliamo sempre di necessità di crescita, porti, traffici e sviluppo, dobbiamo anche parlare della bellezza della città – ha detto nel corso della cerimonia Renzo Piano - Il progetto sul Waterfront nasce proprio dall'idea che si debba puntare e rafforzare l'idea della bellezza della città. E questo progetto nasce proprio per il bene comune della nostra città.

Il sindaco di Genova Marco Bucci ha commentato: "Questo è un grande giorno. Abbiamo bisogno che questa città torni grande. L'obiettivo ora è fare in modo che sia realtà entro due anni, come aveva anticipato il primo cittadino a 'Il sindaco risponde' su Primocanale: "Ci vorranno due anni di lavoro. Abbiamo già ricevuto numerose manifestazioni di interesse. Ci sono già 35 milioni che arrivano dal patto per Genova. Avremo comunque altre manifestazioni di interesse. Il tutto quindi avverrà con spese limitate per il Comune".

Mostra la sua soddisfazione anche il presidente dell'Autorità di sistema portuale Paolo Emilio Signorini: "Abbiamo un esasperato bisogno che questo progetto sia credibile". Soddisfazione è espressa anche dal governatore della Liguria Giovanni Toti: "Con questa donazione si sta costruendo un pezzo di storia della città".

Il progetto prevede tra le altre cose una passeggiata di due chilometri da Porta Siberia alla Foce. “Si riporta l'acqua dove c'è sempre stata – ha continuato Piano - È un rammendo con opere marittime tutto sommato semplice e che riporta il mare alla città ottocentesca. E' un'opera destinata a cambiare il volto della città così come successe nel 1992 con le Colombiadi".

Entrando nello specifico del progetto, con il nuovo Waterfront corso Italia proseguirà fino a porta Siberia e comprenderà le Riparazioni, la Fiera e lungo il percorso sarà presente anche la nuova darsena. Sempre nelle carte donate oggi da Piano al Comune è prevista anche l'apertura dello spazio davanti alla Yacht club.

“Era importante dare spazio a bacini e alle riparazioni ma anche lasciare spazi aperti liberi – dice Piano - La fiera del mare è un grande assetto della città e si reinventa e prende spazio con una città della nautica. Modifiche rispetto al Blue Print? Si costruisce meno, circa 20mila metri quadrati in meno. Si passa dai 70 ai 50mila metri quadrati del primo progetto del Blue Print”.

Ma è poi lo stesso Piano a precisare che quello che verrà a nascere “non sarà un quartiere residenziale di lusso. Nel progetto ci sono attività commerciali, ma anche attività aggiuntive a quella che è la vocazione fieristica della zona. E poi ci sarà il nuovo al Palasport, rivisitato e più bello”.