porti e logistica

Potrà accogliere navi fino a 500 metri
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Il terminal vte completamente scollegato da terra è trasformato in un'enorme isola, lo spostamento a mare di importanti sezioni della diga foranea, l'inclusione del Blue Print di Renzo Piano e l'ampliamento dell'imbocco di ponente: sono queste le principali novità del Piano regolatore portuale presentato oggi dall'Autorità genovese.

La più grande novità infrastrutturale sarà certamente lo spostamento a mare della diga e l'allargamento a ponente del Vte (che diventerà un'isola collegata alla terraferma solo da strada e ferrovia) con un riempimento di 750 metri: questo significherà spazio di manovra per navi fino a 500 metri e 24mila TEU nella zona antistante Voltri (quindi più distante dall'aeroporto, bypassando il problema del cono aereo). Tra Prà e Voltri troverà spazio un porto urbano, con un fronte mare accessibile e riqualificato.

Lo spostamento a mare della diga di levante, tra la zona del riparazioni navali e Sampierdarena, consentirà l'accosto di navi più grandi e le manovre per l'uscita dalla bocca di ponente. Tra gli obiettivi anche quello dello spostamento del polo petrolchimico di Multedo, che nel lungo periodo potrebbe confluire in una zona off shore a ridosso del diga di levante.

Sul fronte Blue Print e sulle polemiche con lo Yacht Club Merlo non usa mezzi termini: "Abbiamo trovato un'alternativa, sarebbe giusta la disponibilità al confronto. Ci giochiamo il futuro delle riparazioni navali. Il 31 dicembre scade la concessione dello Yacht Club, se non cambia nulla dal primo gennaio saranno abusivi".

Accessibilità, innovazione, flessibilità e condivisione: queste le parole chiave del progetto, presentato questa mattina in Comitato portuale. "Le prime reazioni sono molto positive", dice il Luigi Merlo. Cemento, riempimenti e nuovi collegamenti ferroviari sui moli, ma non solo: "Le innovazioni organizzative e tecnologiche saranno un punto chiave per aumentare l'efficienza del porto".

Costo complessivo: 2 miliardi di euro. (un miliardo solo per lo spostamento a mare della diga). "Un'autonomia finanziaria dell'1,5% basterebbe per finanziare tutto, ma quel meccanismo quasi certamente scomparirà dalle prospettive", dice Merlo.

Questo Piank regolatore rischia di essere un libro dei sogni? "No, un piano flessibile e capace di adattarsi allo sviluppo dei traffici e delle tecnologie dei prossimi decenni", dice Luigi Merlo. I tempi di approvazione, tra le osservazioni sulla Valutazione ambientale strategica, il passaggio al Consiglio superiore dei lavori pubblici e il parere della Regione, saranno di un anno. Per la realizzazione complessiva ci vorrà molto di più: si parla di 6anni solo per il rifacimento complessivo del Vte, 4 anni per l'ampliamento del canale di Sampierdarena e l'allargamento della bocca di ponente).