cronaca

Così si potranno raccogliere più dati sul fenomeno
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Far emergere la violenza sulle donne e sulle fasce più deboli: è questo l'obiettivo del nuovo protocollo regionale 'per la prevenzione e il contrasto della violenza nei confronti di donne, minori e soggetti deboli' siglato da tutte le istituzioni coinvolte. Il protocollo, dopo tre anni di sperimentazione solo a Genova, si estende così a tutta la regione.

L'accordo - frutto della collaborazione tra la prefettura di Genova, la procura della repubblica e la Regione - è stato presentato oggi in occasione della Festa della donna, alla presenza di tutte le autorità regionali, oltre a una rappresentanza di studenti di alcuni istituti scolastici genovesi.

"Un lavoro iniziato due anni per la città metropolitana di Genova - spiega il prefetto Fiamma Spena - e ora questa rete si consolida e si estende a tutta la regione. Ampliandosi, non riguarda più solo la violenza sulle donne, ma riguarda la violenza sulle fasce deboli, così come voluto dalla procura della repubblica. C'è bisogno di questi protocolli perché si creano delle reti istituzionali, dei modelli di lavoro e delle sinergie. In questi anni di sperimentazione il protocollo ha fatto emergere casi che altrimenti sarebbero rimasti celati".

Il protocollo nasce come strumento per poter investigare e capire meglio quello che è il fenomeno della violenza sulle donne e per poter raccogliere dati da mettere in rete e a disposizione degli operatori del settore. L'assessore regionale alla Sanità Sonia Viale sottolinea come "quando le donne subiscono violenza devono poter trovare al loro fianco le istituzioni e una giustizia che faccia giustizia. Oggi tutti insieme, tutte le istituzioni, hanno pensato di essere presenti quando una donna ha bisogno, in un momento tragico come quello della violenza. Oggi, con questo legame tra sanità, pronto soccorso, prefettura, procura, forze dell'ordine andiamo a dare una immagine di una regione che è dalla parte delle donne contro la violenza".

Per il questore di Genova Sergio Bracco, "il protocollo ha dato ottimi risultati a Genova, il sapere che esiste uno strumento che aiuti e agevoli il percorso che le donne intraprendono aiuta a fare emergere il sommerso che è ancora tanto". Il sindaco di Genova Marco Bucci, sottolinea come ''si debba sempre combattere la violenza, e la percezione della violenza. Questo protocollo è estremamente importante ed è un passo avanti nella difesa di tutti".

"Una volta individuati i casi sospetti - aggiunge l'assessore alle Pari Opportunità, Politiche Giovanili, Formazione e Comunicazione Ilaria Cavo - entra in gioco la rete dei soggetti deputati a prendere in carico le potenziali vittime. Da questo punto di vista è fondamentale il coinvolgimento sempre più stretto con tutti i centri antiviolenza della Liguria, che garantiscono una corretta ed efficace presa in carico delle vittime di violenza, intervenendo anche sugli autori, per incidere in modo più efficace sul fenomeno. Regione Liguria ha avviato e avvierà numerose azioni sul tema della prevenzione e del contrasto alla violenza di genere che mobilitano, nel biennio 2017/2018, due milioni di euro. Abbiamo ripartito le risorse per il sostegno ai centri e alle case già esistenti e saranno avviate attività di 'prevenzione precoce' e orientamento nelle scuole; saranno potenziati i percorsi di trattamento degli autori delle violenze e saranno sostenuto corsi di formazione per il personale pubblico che può intercettare il disagio. Regione ha inoltre messo a disposizione dei Comuni capofila delle Conferenze dei Sindaci quasi 140mila euro per interventi finalizzati all'autonomia abitativa delle vittime di violenza, oltre a prevedere interventi per incentivare l'autonomia lavorativa delle donne vittime di violenza, attraverso contributi alle aziende che le assumeranno".