cronaca

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Un accordo contro le molestie e le violenze sui luoghi di lavoro e la promozione di nuovi strumenti a tutela del benessere lavorativo. E' quanto siglato questa mattina da una ventina di soggetti istituzionali, tra associazioni, sindacati e ordini professionali, per monitorare il fenomeno in Liguria e creare un sistema di protezione efficace.

L'iniziativa, sostenuta dalla Regione Liguria, e' stata realizzata su impulso della consigliera di parita', Laura Amoretti. Tra gli obiettivi, oltre a delineare un quadro preciso del fenomeno in Liguria, anche la raccolta di buone prassi per sviluppare nuovi strumenti per contrastare gli episodi sommersi. Per fare cio', tutti i soggetti firmatari si sono impegnati a lavorare per diffondere e promuovere alcune linee guida, tra cui, una maggiore sensibilizzazione dei datori di lavoro e dei lavoratori e un'adeguata formazione, l'adozione di definizioni chiare e precise del concetto di violenza e molestie nei luoghi di lavoro e l'adozione di procedure ben definite di indagine e monitoraggio riguardo alle denunce e agli episodi di molestie o violenza.

Tra le iniziative previste, la nascita di sedi, sportelli e punti di ascolto sul territorio e la disponibilita' di un numero telefonico gia' attivo 24 ore su 24 e curato dall'ufficio della consigliera di parita' (010-5484748) con l'obiettivo di dare vita a una rete multidisciplinare di servizi per offrire aiuto e ascolto alle persone che si sentono discriminate. "Questo accordo e' un dovere nel confronto di quel milione e 403.000 donne fra i 15 e i 65 anni che hanno subito ricatti o molestie sessuali sui luoghi di lavoro", commenta Amoretti, che ricorda anche come in Italia siano 1,173 milioni le donne vittime di ricatti sessuali. 

"L'accordo firmato oggi affronta in maniera seria e concreta una problematica del nostro tempo- commenta l'assessore regionale alle Pari opportunita', Ilaria Cavo- l'assessorato e' impegnato nella prevenzione e sensibilizzazione dei casi piu' estremi con campagne a favore dei centri antiviolenza e progetti di orientamento nelle scuole, fin dalle elementari, contro gli stereotipi di genere. Oggi a questo percorso si aggiunge un tassello in piu', molto importante: la sensibilizzazione nei luoghi di lavoro. La rete che si costituisce sara' preziosa per dare giuste dimensioni al fenomeno e, se necessario, per affrontarlo con efficacia".