cronaca

Il sindacato di polizia penitenziaria rivendica il lavoro svolto
1 minuto e 5 secondi di lettura
"Rispettiamo il lavoro della magistratura, ma l'immagine che passa del carcere spezzino non può essere quello di una polveriera. Questa casa circondariale dovrebbe al contrario essere presa a modello di detenzione vivibile". Queste le parole di Michele Lorenzo, segretario regionale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe) dopo la visita alla casa circondariale di Villa Andreino e in relazione alle inchieste giudiziarie che hanno coinvolto negli ultimi mesi il carcere spezzino"

E’ un carcere modello, dove la vivibilità all’interno è superiore rispetto ad altri. Un carcere dove sono presenti 204 detenuti e il 63% sono stranieri. L’organico è composto da 170 persone, suddivise nei vari ruoli. La polizia penitenziaria sta facendo sì che gli eventi critici all’interno di questo istituto siano praticamente azzerati. Soltanto in due casi nel 2014 abbiamo registrato proteste da parte dei detenuti nei confronti della polizia penitenziaria”, ha detto Lorenzo.

Il segretario Sappe non ci sta ad accettare la cattiva immagine della casa circondariale spezzina che sta filtrando in questi giorni. “Contestiamo la cattiva informazione che si ha sull’istituto. Ciò che avviene in carcere è giusto che sia di dominio pubblico, ma le informazioni che sono date all’esterno devono essere coerenti con l’effettiva attività svolta”.