Immagina Genova come un laboratorio politico da proporre per le amministrative e poi da rilanciare in chiave nazionale in vista delle elezioni politiche, ma sul nome del candidato ancora non si sbilancia e rinvia tutti al 25 marzo quando a Roma ci sarà un evento con tutto il centro destra schierato.
E' la visione del leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni arrivata nel pomeriggio di oggi a Genova per fare il punto elettorale con il presidente della Regione Giovanni Toti, compagno di coalizione.
Prima del confronto politico per la Meloni c'è stata la deposizione di una corona in largo Sanguineti dove visse Goffredo Mameli.
"Oggi siamo stati sotto la casa nella quale visse Goffredo Mameli - ha detto Meloni - perché mi dicono che quella nella quale nacque è occupata dai centri sociali (notizia smentita da fonti di polizia, ndr) una cosa francamente folle".
Poi il giro nel centrostorico accompagnata proprio da Toti e dal gruppo di Fratelli d'Italia in Regione e in Comune.
"So che Genova con il centrosinistra e la giunta Doria sta avendo problemi di sicurezza, è la penultima città per spesa in questo settore - ha aggiunto - questa città ha un bellissimo centro storico svilito da provvedimenti assurdi come quello del mercatino di corso Quadrio".
Infine il momento politico con l'incontro in Regione e il confronto con la stampa al termine del pomeriggio genovese.
"Penso a Genova e la Liguria come laboratorio nazionale per un nuovo centrodestra - ha dichiarato Giorgia Meloni - È il luogo adatto per le belle realtà politiche che ha in un contesto per altro di un'amministrazione non in grado di far rispettare le regole.
Il candidato, il clima è ottimo".
Si arriva quindi alla questione dei nomi compreso quello di Vinacci che parrebbe caldeggiato direttamente da Silvio Berlusconi
"Mi pare che quello di Vinacci non sia il nome più forte, ci sono diversi nomi. Vogliamo quello in grado di arrivare alla gente - ha aggiunto - Le nostre sono scelte nate per condividere , troveremo insieme anche a Matteo Salvini il portabandiera della coalizione in grado di vincere a Genova. Io, ripeto, non abbandono il progetto del laboratorio Genova basato sulla sovranità popolare".
C'è spazio per una frecciata anche ai Cinque Stelle. "Nemmeno il dittatore coreano Kim Jong - ha affermato la leader di Fratelli d'Italia . un avrebbe fatto questa cosa straordinaria che e successa a Genova, con Grillo che indice comunarie, le perde e quando le perde le dichiara nulle".
Ed ecco infine la grana dei tempi per la designazione del candidato unico per Genova. Inizialmente sembrava che tutto dovesse definirsi entro il 10 di marzo e invece la scadenza si è allungata.
"Dò appuntamento - ha concluso la Meloni - il 25 marzo a Roma con 'Italia sovrana in Europa' nell'anniversario della firma dei trattati di Roma. Racconteremo la nostra idea d'Europa".
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Verso le Comunali, la Meloni a Genova: "Qui un laboratorio politico"
Il nome slitta e sui tempi la Meloni dà appuntamento al 25 marzo
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