cronaca

Durante Genova nel cuore
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 "L'impalcato che verrà portato giù potrà essere sezionato e tagliato a terra e infine carciato su un camion e materialmente demolito in un altro punto" così a Genova nel cuore il vicepresidente dell'ordine degli Ingegneri di Genova Paolo Costa spiega come funziona la demolizione di un infrastruttura di grandi dimensioni come ponte Morandi.


L'ingegner Costa è esterno alla struttura commissariale ma ha competenze e lunghe esperienze che fanno sì che sia grado di spiegare tecnicamente ma in maniera semplice in cosa consiste l'operazione che verrà compiuta questo venerdì.
Si tratta della parte più esterna del lato Ovest del ponte, quella porzione di ponte cioè tra le pile otto e sette. "Verrà imbragata con gli speciali cavi e a quel punto calata in modo leggero e verticale verso terra" prosegue Costa.


Tra le ipotesi previste anche quella dell'utilizzo di cariche esplosive. Ipotesi che riguarda il lato Est, quello cioè dove si trovano le case. L'ingener Costa spiega come funziona la demolizione con questo metodo: "Si usano delle microcariche che hanno l'obiettivo di indebolire la struttura, si parla di pochi chili di esplosivo che vengono fatti esplodere con micoritardi - racconta Costa -. E' un tipo di attività molto delicata e particolare ma se usata con le dovute attenzioni può accelerare moltissimo i tempi di demolizione. Con le microcariche lavorando in certi punti studiati della struttura si arriva a indebolire la stessa fino a farla cadere secondo quanto previsto dai progettisti - spiega ancora Costa -. Demolire una struttura imponente come ponte Morandi è molto complicato e farlo con procedure normali non è per niente semplice anche perchè si tratta di una struttura posizionata nel cuore della città" ha concluso Costa.