salute e medicina

La speranza del Frugone e della Vallescrivia
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La partenza in primavera con una sperimentazione semestrale che decreterà l’eventuale proseguimento del progetto. Dopo anni di promesse non mantenute, ecco la sostanza di un accordo in cui la Vallescrivia agguanta almeno qualcosa in tema di urgenza sanitaria. Chiave decisiva, lo straordinario contributo delle pubbliche assistenze e della Rossa ronchese. Dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 20, l’automedica stazionerà all’ex ospedale Frugone e da qui si muoverà sul territorio comprensivo pure di eventuali servizi in città.

Quando in loco garantirà assistenza nel plesso di Busalla per prestazioni di primo soccorso in riferimento ai casi meno gravi con l’obiettivo di una riduzione negli accessi del pronto soccorso sampierdarenese del 25% rispetto alla situazione attuale. Se fuori, l’utente attenderà il rientro con tempi comunque più ridotti rispetto alla media di Villa Scassi.

All’interno di una collaborazione corale tra Comuni, Asl e Croci risalta l’apporto del volontariato che investe oltre centomila euro. Un impegno economico destinato all’acquisto di più mezzi nonché organizzativo perché il mondo delle pubbliche assistenze garantisce pure un doppio turno degli autisti e quello dei volontari che accolgono il pubblico quando l’automedica è fuori sede.

Durante il fine settimana il mezzo stazionerà presso l’ex ospedale di Bolzaneto con un accesso diretto alla valle dove sarà operativa la guardia medica al pari delle ore notturne. La Vallescrivia ritrova così un minimo primo soccorso e con essa l’avvio della nuova residenza protetta per anziani e malati di Alzheimer ormai in fase di ultimazione come l’avvio del centro diurno. Sul tema sociale spicca un ulteriore intervento della Verde busallese: acquisto di un pulmino da 48 mila euro per il trasporto disabili e anziani.