salute e medicina

La sua storia al convegno sulla ricerca a Terrazza Colombo
2 minuti e 2 secondi di lettura
Tutto ha inizio ai primi di agosto del 2009. Valentina ha 37 anni. Un mattino, lavandosi, si accorge di avere un nodulo al seno. Allarmata, si reca in un laboratorio di analisi private a fare un’ecografia, ma la rassicurano dicendole che non è niente. "Se adesso ci penso sono ancora arrabbiata. Il tempo nella cura dei tumori è fondamentale e con quella risposta non ho più dato importanza a quel nodulo. Anche perché nel frattempo avevo altro a cui pensare". Valentina scopre infatti proprio ad agosto di essere incinta. "Ero felicissima. E poi era una bambina. Io avevo già un maschietto, Matteo, di 2 anni. Ora sarebbe arrivata la sorellina"

E’ il 23 dicembre 2009. Valentina è alla 25 settimana di gravidanza quando si reca all’IST (Istituto per la ricerca sul cancro) di Genova. Il medico che la visita capisce immediatamente che è qualcosa di grave. La biopsia che viene effettuata immediatamente conferma la diagnosi: carcinoma al seno “triplo negativo”, uno dei più aggressivi e difficili da curare.

"I giorni tra la biopsia e l’intervento sono stati i più duri. Bisognava vedere se c’erano già delle metastasi, io ero terrorizzata. Avevo paura non solo per me.Temevo anche che l’operazione potesse danneggiare in qualche modo la bambina. E’ stato davvero terribile". L’operazione va bene. Il tumore viene rimosso e fortunatamente i linfonodi intorno sono puliti. E’ un primo successo.

Seguita attentamente dalla dott.ssa Lucia Dal Mastro, ricercatrice AIRC, il 18 gennaio 2010 Valentina fa il primo ciclo di chemioterapia. Una chemioterapia studiata appositamente per lei. "Per ridurre il più possibile i danni alla bambina, il farmaco era molto diluito e mi veniva iniettato in maniera lentissima. Di solito un ciclo di chemio si fa in un’ora. Io lo facevo in 72 ore. Entravo in ospedale il lunedì e uscivo il giovedì. Ed ero sempre tenuta sotto controllo".

Nel frattempo Valentina è entrata nella 34esima settimana di gravidanza. Ora la bimba può nascere. E’ il 3 marzo 2010 quando nasce Anna. Pesa 2.100 Kg, e sta bene. Ha qualche problema di insufficienza respiratoria, ma dopo dieci giorni può già uscire dall’ospedale.

A giugno del 2010 la chemioterapia finisce e comincia la radioterapia.
Il 30 luglio, a 1 anno di distanza dalla scoperta della malattia, il suo percorso di cure finisce.