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A Cruz caucus repubblicani in Idaho
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Hillary Clinton vince le primarie in Mississippi secondo le proiezioni della Cnn. La vittoria di Hillary Clinton in Mississippi conferma la presa che ha la candidata democratica sull'elettorato afroamericano. In Mississippi sono in palio 36 delegati.

Donald Trump vince le primarie repubblicane in Mississippi stando alle proiezioni di diversi media americani.

Donald Trump vince le primarie repubblicane in Michigan, stando alle proiezioni della Cnn. Con il Mississippi e' la seconda vittoria attribuitagli nel 'mini super Tuesday'.

Bernie Sanders ha vinto le primarie democratiche in Michigan battendo la rivale Hillary Clinton per una manciata di voti, al contrario di quanto previsto da diversi sondaggi. La vittoria in Michigan del senatore liberal giunge dopo uno spoglio al cardiopalma e viene dichiarata da diversi media americani solo quando il conteggio dei voti e' quasi ultimato, tanto e' minimo lo scarto tra i due candidati: Sanders si assesta infatti al 50% e Hillary Clinton e' al 48% quando il 97% dei voti e' stato contato

Ted Cruz vince i caucus repubblicani in Idaho, stando alle proiezioni della Cnn. Donald Trump e' secondo, ma a distanza.

Bernie Sanders ha ancora voce per sfidare Hillary Clinton. E lo fa con convinzione durante il primo confronto tra i due dopo il Super Tuesday e il Super Saturday che hanno conferito un notevole vantaggio di voti (tradotti anche in delegati) per la ex segretario di Stato, ma cui il senatore liberal sembra fare poco caso quando, con un certo vigore, torna a ad elencare punto per punto cio' che lo differenzia dalla sua rivale.

Allora Wall Street, il salvataggio delle banche, ma anche l'establishment e i discorsi super pagati. I nodi vengono al pettine uno ad uno. Bernie e Hillary sono a Flint, in Michigan, la citta' dell'acqua killer emblema del malgoverno, del sistema che non rende giustizia agli americani. Una citta' impoverita dalla cattiva gestione e abbandonata, fino ad essere commissariata. Una citta' 'working class' e una citta' nera.

Entrambi ci sono gia' stati, hanno incontrato i residenti provati dal disastro dell'acqua contaminata, ad oggi dai loro rubinetti sgorga veleno. In Michigan si vota martedi' per le primarie democratiche e i due candidati sono tornati a garantire che non accadra' piu'.

Flint e il Michigan sono un altro test per gli aspiranti alla nomination democratica, perche' la partita non e' ancora chiusa.

Non 'matematicamente' almeno, e dopo i caucus del Super Saturday Sanders prende anche il Maine. E' carburante per la sua campagna che va soprattutto a entusiasmo. Cosi' che non vuole mollare lo conferma scandendo ancora una volta perche' lui e' un altro tipo di candidato.

Allora appena ne ha l'occasione attacca: "Io sia dannato se la gente deve pagare per il salvataggio di Wall Street", irrompe con il suo cavallo di battaglia. E' poi subito scontro quando il dibattito si sofferma sui temi della finanza e delle politiche per l'occupazione me sono perfino scintille sul salvataggio dell'industria dell'auto voluto da Obama: "Io ho votato per salvare l'industria dell'auto", ha detto Hillary Clinton, mentre Sanders "ha votato contro il denaro" che l'ha salvata.

Il senatore poi torna ad attaccare sui discorsi super pagati da banche e corporation di Wall Street: "Devono essere fantastici", dice invitando la rivale nuovamente a renderli pubblici, mentre si parla molto anche di anni '90, con Hillary che difende l'operato del marito allora presidente Bill Clinton e Sanders che ricorda di aver sostenuto molte delle proposte di Clinton; insistendo tuttavia che in quel periodo "si e' deregolato Wall Street" e che gli accordi internazionali raggiunti, "come Nafta, hanno avuto un impatto deleterio". D'accordo, ma non proprio, Hillary e Bernie. Come per il fracking, la tecnica di estrazione cui Sanders dice un 'no' fermo, mentre Hillary pone condizioni.