Politica

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Enso Papi, presidente di Termomeccanica, è al momento l'unico candidato ufficiale alla presidenza dell'Associazione Industriali della Spezia. Nei prossimi giorni si aggiungerà probabilmente il nome di Giorgio Santiago Bucchioni, ex presidente dell'Autorità Portuale. Papi – non a caso assente a Villa Marigola alla assemblea annuale di Confindustria – rappresenta la discontinuità rispetto agli attuali vertici dell'associazione. Più concilianti potrebbero invece essere le posizioni di Bucchioni. Comunque si tratta di due candidature forti, due personalità che hanno segnato passaggi fondamentali nel mondo delle imprese spezzine. Papi è l'artefice della rinascita di Termomeccanica, presa sull'orlo del fallimento dall'EFIM nel 1995, e trasformata in azienda sana, robusta, rivolta ai mercati internazionali. Bucchioni è l'uomo del porto, il presidente che ha accompagnato il successo delle aziende marittime insediate sulle banchine del Golfo dei Poeti, che ha difeso lo scalo spezzino e rilanciato le sue ambizioni. I due candidati sono anche uomini duri (nell'aspetto), decisionisti (davanti alla scrivania), potenti (nei rapporti con la politica) e provocatori (nel linguaggio). Personaggi che, in modo diverso, fanno discutere, ma sanno incidere. Lo dimostra il timore che aleggia nella classe politica spezzina. Tanto Papi, quanto Bucchioni potrebbero assumere un ruolo attivo nel dibattito pubblico sul futuro della città. E' facile immaginare che le esternazioni del futuro presidente dell'Associazione Industriali siano in grado di rompere gli equilibri attuali. Ancor più dirompente potrebbe essere l'azione politica della Confindustria. E' poi vero che i progetti in campo per trasformare la provincia spezzina sono tantissimi; basti pensare al waterfront di Calata Paita, alle ipotesi di razionalizzazione delle aree militari, senza dimenticare il progetto Marinella. C'è poi da trovare una soluzione (a favore di imprese e cittadini) alla presenza ingombrante dei grandi gruppi dell'energia: Enel ed Eni. Dunque dai disegni, dalle idee, dalle pensate e dalle proposte è il momento di passare alla fase pratica. Le aziende saranno protagoniste. Ora spetta agli imprenditori spezzini scegliere il condottiero. Sarà un testa a testa tra Papi e Bucchioni; la Confindustria – lo ha ammesso tra le righe il presidente uscente Francesco Masinelli - è spaccata a metà, dunque si vada alla conta. Ma dopo l'elezione del Presidente, è necessario che le divisioni vengano messe da parte. In questa provincia, in questo momento, le decisioni e perfino le provocazioni possono essere utili, altre spaccature no.