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119 comuni liguri su 235 multati per la poca differenziata
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"Vogliamo arrivare ad un'autonomia gestionale totale dei rifiuti della Regione, oggi abbiamo solo un impianto nel savonese, nato da un'iniziativa privata e che sta funzionando, ma dobbiamo arrivare ad impianti che ci garantiscano l'autosostentamento". A parlare è l'assessore regionale ai rifiuti Giacomo Giampedrone, nell'ambito della premiazione, con Legambiente, dei Comuni "ricicloni", quelli che raggiungono il 65% di raccolta differenziata prevista dalla legge.
 
"Oggi ci sono più piani provinciali che stiamo valutando, con la valutazione ambientale strategica, e il termine che ci siamo dati è quello del 2020, che coincide con la fine del nostro mandato, anche perché per arrivare agli impianti serviva prima una raccolta differenziata adeguata a farli funzionare. Oggi la filiera è allineata, e il 2020 può essere l'anno di svolta dal punto di vista dell'impiantistica" spiega Giacomo Giampedrone.
 
"Oggi quasi tutti i rifiuti di Genova e della Provincia escono quasi tutti da Genova. Scarpino deve aprire a maggio 2018, non si deve andare oltre, il sindaco è stato chiaro e speriamo che anche la municipalizzata voglia garantire che questa data non venga ulteriormente prorogata perché sarebbe un prolungamento per noi dell'emergenza con le altre Regioni".

Proprio gli impianti chiede Legambiente, a voce del presidente Santo Grammatico, "con parola d’ordine economia circolare", cioè ricreare dalla spazzatura. Presupposto la differenziata, in media 43 per cento in Liguria. Campione il savonese con record 80% in piccoli Comuni come Giusvalla, Giustenice, Cosseria). Fanalini Genova e Ventimiglia, con 33 e 27 per cento. Ottime Sestri Levante e Chiavari. Ma in complesso dato super positivo: "Nel 2015 erano 32 i Comuni con raccolta differenziata uguale o maggiore al 65%, oggi sono 63" ha spiegato Grammatico.

Sono stati 119 su 235 i Comuni liguri 'multati' dalla Regione Liguria nel 2016 per un totale di 715 mila euro per non aver raggiunto gli obiettivi minimi di raccolta differenziata e riciclo fissati dalla legge regionale 20/2015, in particolare nel recupero dell'organico e delle plastiche. Lo rende noto l'assessore regionale all'Ambiente Giacomo Giampedrone nell'introduzione del report sui 'Comuni ricicloni 2017'. Il Comune di Genova ha dovuto pagare una sanzione di 432 mila euro, Savona di 26 mila euro, Imperia di 20 mila euro, tutti e tre per i bassi livelli di differenziata di metalli, organico e plastica. Mentre La Spezia è stato l'unico capoluogo di provincia a non essere multato.
 
La legge regionale 20/2015 ha stabilito l'obiettivo minimo di raccolta differenziata del 65% fissando obiettivi di riciclaggio dei materiali al 45% per il 2016, al 40% solo per Genova, il cui mancato raggiungimento comporta l'applicazione del costo aggiuntivo di 25 euro per ogni tonnellata eccedente il limite conferita in discarica. Tra gli altri Comuni costretti a versare l'addizionale: Ventimiglia di 27 mila euro, Sanremo di 24 mila, entrambi per i metalli, organico e plastica, e Campomorone di 11 mila euro per metalli, organico, plastica, legno e carta. Le risorse recuperate serviranno a incentivare le buone pratiche dei Comuni virtuosi.