cronaca

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 Le istituzioni interessate alla demolizione e ricostruzione del viadotto Valpocevera hanno deciso di sottoscrivere un protocollo di intesa al fine di evidenziare una comune sensibilità alle problematiche ambientali e di salute connesse alle future attività.


Il protocollo fa seguito al tavolo di lavoro già costituito in Regione all’indomani del crollo del Ponte Morandi per la gestione della prima emergenza dal punto di vista sanitario - ambientale.

L’intesa è volta in particolare a definire le necessarie forme di comunicazione e collaborazione tra tutti gli enti interessati, in modo da assicurare la massima celerità nell’adozione dei rispettivi atti di competenza, con riguardo sia al controllo delle attività delle imprese incaricate dei lavori sia alla primaria tutela della salute della popolazione residente e dell’ambiente cittadino.
Suolo, acqua, aria, livello di rumore, gestione dei rifiuti e sostanze potenzialmente pericolose saranno sorvegliati speciali.

In particolare, ad Arpal spetterà il controllo e la raccolta dei dati che riguardano la tutela dell’ambiente durante tutti le fasi dei lavori di demolizione e ricostruzione del viadotto sul Polcevera.

Ad Asl, invece, competerà la verifica e il controllo delle attività che verranno svolte, oltre al monitoraggio costante delle condizioni di salute dei circa 124mila abitanti, residenti nei distretti sanitari 9 e 10 (Medio Ponente e Valpolcevera).

Non appena concluso l'iter di formalizzazione, il testo del Protocollo sarà messo a disposizione dei cittadini attraverso i siti internet degli Enti coinvolti, in modo che la popolazione sia ampiamente informata dell’intesa in essere.