cronaca

Lo ha deciso il Tar della Liguria
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Il Comune di Triora (Imperia) potrà andare a votare il 10 giugno.  Lo ha deciso il Tar della Liguria accogliendo il ricorso di cittadini e consiglieri contro il provvedimento del Viminale che non aveva inserito il Comune nella prossima tornata elettorale ma in quella della primavera 2019 perché il provvedimento di scioglimento del Consiglio per morte del sindaco era stato assunto oltre il termine del 24 febbraio stabilito per l'indizione delle consultazioni elettorali.

La complessa sentenza del Tar Liguria sostanzialmente ritiene "fondato" il ricorso presentato da consiglieri di maggioranza e minoranza e alcuni cittadini di Triora. In un passaggio, tra l'altro, si dice che la tempestività della comunicazione del decesso del sindaco ha "ingenerato un affidamento legittimo nei cittadini circa lo svolgimento delle elezioni nel prossimo turno elettorale". La tesi avversa del ministero, scrive il Tar, "comporterebbe una indebita frustrazione di siffatto affidamento". In buona sostanza, il Tar ha riconosciuto, tra l'altro, la sussistenza di uno dei temi fondamentali del ricorso ovvero la violazione del principio di buon andamento e di efficienza della pubblica amministrazione.

"La sentenza del Tar è un fatto molto positivo che dà ragione alla richiesta più che legittima della popolazione di poter andare alle urne per l'elezione del sindaco il prossimo giugno". Il governatore della Liguria Giovanni Toti esprime "soddisfazione" appena appresa la notizia dell'accoglimento del ricorso al Tar a cui si erano rivolti sia esponenti della maggioranza che della minoranza in consiglio comunale a Triora dopo la morte del sindaco e il mancato inserimento nella tornata elettorale per il rinnovo del Consiglio comunale del 10 giugno prossimo, ma in quella successiva della primavera 2019.

"Come avevamo evidenziato - chiarisce Toti - era legittimo l'interesse dei cittadini di partecipare alle elezioni alla prima tornata utile, senza dover attendere il successivo turno elettorale. Per questo abbiamo sostenuto la cittadinanza di Triora nella richiesta di ricorso contro il Viminale per l'annullamento della decisione di non far andare al voto il prossimo giugno. Oggi finalmente possiamo dire che, come amministrazione regionale, avevamo ragione nel sostenere tale richiesta anche in considerazione della necessità di non bloccare per un anno l'attività amministrativa su un territorio dove persistono forti problemi di isolamento a seguito di frane e dove la cittadinanza ha bisogno della piena operatività degli organi elettivi".