cronaca

Polemiche sui ricavi 2016 prodotti dai treni della zona
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Sul servizio Cinque Terre Express: "sono ancora troppe le richieste di pendolari e residenti non soddisfatte". Lo dicono i rappresentanti dei cittadini e della categorie ricorrenti al Tar contro la tariffa a 4 euro e contro il sistema di metropolitana leggera che, secondo gli interessati, ha provocato una riduzione delle corse per i residenti.

I ricorrenti tornano a puntare il dito sui 20 milioni di euro che risulterebbero come ricavo portato nel 2016 dai treni delle Cinque Terre. "Vorremmo ricevere risposta sull'uso che è stato fatto di questi 20 milioni, a fronte dell'affermazione di Trenitalia in base a cui i ricavi verrebbero investiti sul miglioramento della sicurezza nelle stazioni delle Cinque Terre, pur essendo questi di competenza di Rfi, che pure dispone di altre risorse. E comunque, già dire che i 20 milioni di ricavi verranno usati per rimetter a posto le stazioni è un'ammissione implicita del fatto che non sono serviti a coprire i costi dei treni. Quindi il biglietto maggiorato non serve", concludono i rappresentanti dei pendolari. 

"Non ho mai parlato di 20 milioni di euro dirottati da Trenitalia a Rfi per lavori nelle Cinque Terre", risponde Berrino. "Da parte della Regione Liguria c'è un'attenzione massima sulle Cinque Terre, con un investimento cospicuo per migliorare la sicurezza nelle stazioni che non si ferma al 5 Terre Express, che comunque sta già dando risultati a fronte di un problema decennale. Rfi farà un investimento da 20 milioni di euro che non deriva assolutamente dalla vendita dei biglietti. Sono fondi di Rfi - dice Berrino - Trenitalia fa parte della stessa holding ma è un'altra società, quindi non possono essere trasferiti quei soldi. I 20 milioni investiti da Rfi non sono frutto della bigliettazione".

Sull'aumento dei treni, che secondo i pendolari sarebbero solo venti ossia la metà di quelli annunciati da Berrino, l'assessore rimarca "Questi sono i numeri che mi sono stati forniti da Trenitalia, non mi devo ricredere su nulla. Se questi continui comunicati sono un tentativo di creare un'opinione pubblica su un giudizio che è davanti al Tar non sto più al gioco: le sentenze si fanno nelle aule del tribunale e non sulla stampa".