cronaca

Il Presidente Alessandro: "I residenti sopportano in silenzio"
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Nuove picconate del Presidente del Parco delle 5 Terre Vittorio Alessandro. Il destinatario questa volta è Trenitalia. Oggetto della contesa la (scarsa) qualità del servizio ferroviario.

"Non da mesi, ma da anni - scrive Alessandro - il Parco Nazionale richiede con forza che il servizio di trasporto ferroviario per i borghi delle Cinque Terre sia adeguato al numero di visitatori che - da aprile a ottobre - raggiunge, da tutto il mondo, il nostro territorio. Ne sono testimoni le altre istituzioni e l'opinione pubblica. I primi a pagare la sofferenza del servizio sono i residenti del Parco, che nei mesi estivi sopportano in silenzio le poche fermate, i treni stracarichi, i ritardi".

Da anni l'Ente Parco richiede che i guadagni conseguiti con la vendita di biglietti vengano restituiti, con un servizio ferroviario dedicato, al territorio che sostiene una enorme pressione turistica, a vantaggio di tutta la provincia".

"Qualche mese fa - ricorda poi il presidente del Parco - per il progetto di miglioramento del servizio, Trenitalia richiese al Parco Nazionale il pagamento di un milione di euro all'anno (per un costo complessivo di cinque milioni annuali), un prezzo veramente esoso e una spesa non giustificata per una finalità che non rientra direttamente fra quelle istituzionali (il turismo è per noi un effetto, non un obiettivo)".

"Quando finalmente, nello scorso mese di maggio, lo stesso progetto di 'metropolitana' per le Cinque Terre sostenuto dal Parco Nazionale venne portato da Trenitalia al tavolo dell'accordo con costi sostenibili, l'Ente accettò la proposta ed è tuttora pronto a sottoscriverla".

"Una cosa è certa - conclude Alessandro - il servizio di trasporto ferroviario per le Cinque Terre rimane per ora inadeguato alle esigenze di sicurezza e di qualità e che il territorio deve garantire".