cronaca

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A una settimana dal violento sisma, il Nepal è ancora in piena emergenza sia per quanto riguarda i soccorsi sia per la distribuzione degli aiuti umanitari a circa 2,8 milioni di terremotati. E il bilancio continua ad aumentare, superando le 7mila vittime, tra cui 54 stranieri.

C'è la possibilità che possa raggiungere le 10mila come stimato alcuni giorni fa dal governo. Nessuno si azzarda ancora a quantificare il numero dei dispersi, mentre i morti sono 7.240.

Intanto, tre persone sono state estratte vive dalle macerie di un edificio nel distretto di Sindhupalchowk, otto giorni dopo il terremoto, secondo quanto riferisce il centro nazionale per le operazione di emergenza.

Sabato un team di soccorritori nepalesi ha estratto una donna di 100 anni ancora viva dalle macerie di una casa nel distretto di Nuwakot. La anziana nepalese, di nome Masu Tung, viveva nel villaggio di Kintang ed è ora ricoverata in un ospedale a Bidur.

Allarme dell'Onu: ritardi alla dogana stanno ostacolando le operazioni umanitarie in Nepal: lo ha detto il rappresentante delle Nazioni Unite, Jamie McGoldrick, a proposito delle difficoltà con cui gli aiuti esteri arrivano nel Paese. Lo riporta il quotidiano britannico The Guardian.

Diverse zone al di fuori della valle di Kathmandu sono raggiungibili soltanto con gli elicotteri. Tra coloro che mancano all'appello ci sono anche un numero imprecisato di stranieri.  Domenica sono stati ritrovati i corpi di 51 persone, tra cui sei turisti, in un popolare percorso di trekking nel villaggio nepalese di Langtang, travolto da una frana dopo il sisma, riferisce l'amministratore del governo, Gautam Rimal.

Le autorità dell'aeroporto internazionale Tribhuvan (Tia) di Kathmandu hanno imposto una restrizione all'atterraggio di aerei da trasporto pesanti con carichi di aiuti umanitari, a causa di allarmanti crepe apparse sull'unica pista dello scalo, costruita 50 anni fa. La restrizione, si legge in un comunicato del Tia, riguarda solo gli aerei cargo mentre i collegamenti passeggeri internazionali previsti potranno essere realizzati con qualunque tipo di aereo.

Tra coloro che mancano all'appello ci sono anche un numero imprecisato di stranieri. Il portavoce della delegazione dell'Unione Europea, Ambar Mainali, ha detto che le ambasciate europee sono 'freneticamente' al lavoro per rintracciare i propri cittadini, ma non ha precisato di quanti non si hanno ancora contatti. Venerdì era circolata la stima di mille europei non rintracciati, ma "questa cifra e' diminuita'.