cultura

Esposte tele, sculture e disegni dell'artista ligure
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 Duecento opere per ripercorrere la carriera artistica di uno dei maggiori artisti del Divisionismo e Simbolismo ligure. Apre oggi al Palazzo Ducale di Genova la mostra dedicata a Rubaldo Merello.


La mostra, curata da Matteo Focchessati e Gianni Franzone, ha l’obiettivo di rappresentare non solo la vita artistica del pittore ma anche di contestualizzarlo nel fenomeno artistico dell’epoca. L’artista, nato a Isolato Valtellina ma cresciuto artisticamente tra Genova e San Fruttuoso di Camogli, viene rappresentato in quella che è la sua intera produzione che varia dalla pittura alla scultura fino ad arrivare ai disegni.


Nell'esposizione, che resterà visitabile fino al 4 febbraio prossimo, sono  presenti anche le opere di quei pittori che hanno maggiormente influenzato Merello nella sua crescita artistica, da Nomellini a Previatti passando per Pellizza, Segantini e molti altri.

“La mostra intende porre a confronto l’opera di Merello sia nel campo plastico che in quello pittorico con le ricerche figurative della sua epoca, in quello che è stato il passaggio dal Divisionismo al Simbolismo - spiega Matteo Fochessati, uno dei curatori della mostra -. Per questo abbiamo deciso di esporre le opere di quegli artisti che nello stesso periodo storico di Merello hanno vissuto o comunque sono stati attivi in Liguria e con cui il pittore è entrato in contatto. Il cerchio della mostra si chiude con l’esposizione delle tele di quegli artisti che hanno ereditato la tradizione pittorica di Merello" chiude Fochessati.  




Nelle opere pittoriche di Merello è evidenziata tutto la sua passione per i paesaggi della riviera di levante. Le scogliere di Portofino, Santa Margherita Ligure e San Fruttuoso di Camogli sono spesso i soggetti dei suoi dipinti. Là dove l’acqua rappresenta uno degli elementi maggiormente caratterizzanti e dal forte valore simbolico. Aspetto paesaggistico che opera dopo opera muta di pari passo all'avvicinamento di Merello al Simbolismo. Così quello rappresentato è un paesaggio astratto, introspettivo in cui l'artista proietta se stesso.


In totale la mostra si estende in dodici diverse sezioni. Nelle prime sono esposte le opere pittori che hanno condizionato la produzione artistica di Merello. Subito dopo si entra nella parte propriamente dedicata al Divisionista ligure con l’esposizione delle tele più rappresentative. Quelle che immergono il visitatore negli inconfondibili paesaggi della costa, passando poi per l’esposizione delle scultore realizzate da Merello, tra queste anche la più famosa ‘Il Dolore’. Una parte speciale della mostra è dedicata alle opere di quei pittori che hanno ereditato la tradizione pittorica dell’artista ligure. E tra le diverse sale dell'esposizione sono presenti anche agli scatti del fotografo tedesco Alfred Noack, che nella seconda metà dell’Ottocento documentò quegli stessi paesaggi raffigurati attraverso un'altra arte da Rubaldo Merello.