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Il governatore: "Non cederanno ad avventurismi, ma..."
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 "Mi sento garantito dal fatto che la Lega è stata protagonista con noi di grandi battaglie nazionali per l'Ilva, non potrà mai cedere ad avventurismi come la riconversione in campi fioriti delle acciaierie di Taranto né alla mancata competitività del Paese che costerebbe moltissimo in termini di crescita".

Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti commenta le dichiarazioni di Lorenzo Fioramonti, consulente economico del leader M5sLuigi Di Maio, che è stato indicato come possibile ministro dell'economia e che ha ribadito come obiettivo del nuovo Governo "la chiusura programmata" e la riconversione economica dell'Ilva a Taranto. 

Ma se da una parte Toti si fida della Lega, dall'altra lancia un pesante monito: "Se il nuovo Governo andrà in una direzione moralista, pauperista, di maggiore occhiuto controllo dello Stato sulle imprese, di blocco delle grandi opere e gomitate in faccia alle aziende strategiche credo che francamente le nostre strade si divideranno molto presto". 

"L'impostazione generale del Governo non prelude a un'ondata di sviluppo tale da far agganciare all'Italia la crescita del Pil mondiale e questo rischia di continuare a tenerci fermi - ha aggiunto Toti -. Per far crescere il Paese bisogna semplificare il Codice degli appalti, modificare l'approccio della pubblica amministrazione verso le imprese e ridurre i tempi della giustizia. Il programma di Governo M5S-Lega al momento mi sembra assai confuso, qualche preoccupazione c'è, dall'Ilva alle grandi opere, che devono essere aumentate non ridiscusse - continua - fino all'impianto di spesa pubblica poco compatibile con il debito pubblico e lo spread".

Intanto a Roma è stato convocato un incontro urgente tra Mittal e le segreterie nazionali dei sindacati per capire se è possibile riaprire il tavolo per la cessione interrotto il 10 maggio scorso. I sindacati dell'Ilva a Genova avevano minacciato una marcia sotto casa di Beppe Grillo. "Non sono preoccupato per Beppe Grillo se gli operai Ilva marceranno sotto casa sua, la strada è in salita, fa bene al fitness. Credo che l'Ilva sia un bene intoccabile, vale un punto del Pil del nostro Paese e l'acciaio è un settore strategico a cui una potenza industriale non può rinunciare".